Il 3 ottobre 2016 la promessa a Latina di tornare – tempo sei mesi – in Consiglio comunale con proposte migliorative della Ztl emerse da un osservatorio creato ad hoc. Oggi, il 20 aprile 2017 si prende atto che l’osservatorio non è stato ancora costituito ma che l’amministrazione comunale ha nel frattempo pensato alla sua composizione. Un po’ poco per quanti si aspettavano un cambio di passo verso una migliore fruibilità e vivibilità del centro storico del capoluogo pontino nell’ottica di una pedonalizzazione che anziché isolare potesse aggregare i cittadini e creare una collegamento con le altre zone. “Prendiamo tempo e valutiamo tutti gli aspetti della ztl, fermo restando che l’obiettivo è quello comune di pedonalizzare il centro come avviene in tutte le città d’Europa”, aveva detto il sindaco nella seduta dell’assise civica del 3 ottobre scorso quando furono approvati all’unanimità tre ordini del giorno sull’argomento, primo tra tutti quello in base al quale il Consiglio comunale di Latina impegnava il sindaco e giunta a riprendere in mano l’osservatorio che entro sei mesi doveva fornire un’analisi di flussi e presenze per poi rivalutare in via generale la ztl anche in relazione ai varchi flessibili.
La Ztl è tornata in aula questa mattina, in sede di question time, con l’interrogazione presentata da Matteo Coluzzi, della Lista Forte, depositata il 4 aprile scorso, volta a chiedere a che punto fosse il promesso osservatorio, punto di partenza per iniziative migliorative della zona a traffico limitato del centro storico. A rispondere al quesito è stato l’assessore alle Attività produttive Felice Costanti il quale ha spiegato che l’osservatorio è stato abbozzato e che al momento la Ztl resta di fatto un cantiere aperto da definire al meglio. Nello specifico dell’osservatorio, l’assessore Costanti ha affermato che sarà composto da due consiglieri di maggioranza, uno dell’opposizione, gli assessori al Suap e ai Trasporti, funzionari degli uffici preposti, rappresentanti delle associazioni di categoria “riconosciute” e da un paio di esercenti che operano all’interno dell’attuale Ztl. Il consigliere Coluzzi, prendendo atto della definizione dell’organigramma dell’osservatorio per il quale ha espresso il suo apprezzamento, si è dichiarato insoddisfatto sia dal punto di vista della tempistica sia dal punto di vista di un idea di progetto ancora assente anche in termini di potenziamento dell’intermodalità, dell’identificazione dei nodi di interscambio nella rete urbana e dello sviluppo di servizi e soluzioni tra tpl, ciclabilità e pedonalità.