Borgo Podgora, già Villaggio Operaio Sessano, festeggia sabato 5 marzo i suoi 90 anni con un programma ricco di appuntamenti pensati per ripercorrere la storia e lo sviluppo culturale della frazione. La festa si svolge sabato 5 marzo, a partire dalle 17, presso il salone parrocchiale di Casa Betlemme (fianco chiesa), si succederanno gli interventi dello storico Piergiulio Subiaco, dello scrittore Antonio Pennacchi, le testimonianza dei pionieri giunti in Agro Pontino. Concluderà la serata una gustosa polentata su prenotazione presso il campo sportivo.
Domenica, dopo la Messa e il pranzo comunitario, sempre su prenotazione presso il campo sportivo, a partire dalle 15 si terranno l’esibizione della banda musicale “Città di Latina” presso il parco ex circoscrizione, il corteo per le vie del Borgo, l’omaggio e deposizione di una corona d’alloro al monumento alle famiglie venute da lontano, la mostra fotografica, l’esposizione degli elaborati delle scuole, la consegna degli attestati di partecipazione ai pionieri e agli alunni. Alle 19 lo spettacolo in dialetto veneto con brindisi conclusivo. Prevista la presenza dei sindaci di Cisterna, Eleonora Della Penna, e di Latina, Damiano Coletta. Infine, domenica 12 marzo, alle 16,30 presso l’auditorium della scuola media Natale Prampolini, il Quartetto Cellacchi terrà un concerto dedicato al Borgo. Alla manifestazione hanno contribuito insieme alla parrocchia Santa Maria di Sessano l’associazione Domusculta Sessana, l’associazione Sessano ’50, il Centro Sociale Anziani don Giovanni Lerose, l’Asd Borgo Podgora 1950.
La storia
Sorto per dare inizio alla lotta contro la palude pontina, il primo Borgo della bonifica inizialmente prese il nome di Villaggio Operaio di Sessano in quanto qui furono costruiti i fabbricati per accogliere i primi lavoratori della Bonifica integrale.
Fu scelto per la breve distanza dalla stazione di Cisterna, per le cave di tufo e pozzolana, per l’abbondanza di acqua potabile. Vennero in breve realizzate sette case per circa 50 operai, un ambulatorio con abitazione del medico, un fabbricato per la dispensa di viveri e abitazione per gli addetti al servizio, una caserma dei carabinieri, un fabbricato per ufficio, magazzino e abitazione del personale del Consorzio che nel 1929 lasceranno il posto alla scuola. Dopo la nascita di Littoria mutò il nome in Borgo Podgora, in onore ai caduti sull’omonimo monte durante la Prima Guerra Mondiale, accogliendo i coloni che dal 1932 giunsero soprattutto dal Veneto, Friuli ed Emilia.