“Adesso entriamo nel vivo della fase più delicata per quanto riguarda la decisione sul sito di La Gogna: mi aspetto a questo punto che il sindaco di Aprilia impugni il progetto ed invochi il principio di precauzione poiché solo in questa maniera Aprilia potrà scongiurare il rischio di vedere realizzata una discarica”.
Il consigliere comunale della lista Primavera Apriliana Carmen Porcelli ha preso parte giovedì scorso alla conferenza dei servizi per ribadire il contenuto delle osservazioni in vista presso l’ufficio che rilascia la Via presso l’assessorato all’ambiente della Regione Lazio, ufficio che dovrà valutare la compatibilità ambientale dell’impianto nel sito di via Savuto.
“Il rinvio della decisione da assumere sul progetto della discarica di La Gogna – prorogata presumibilmente all’inizio del 2017 – dopo aver cioè aggiornato il piano regionale dei rifiuti deve esortare le istituzioni che vogliono contrastare la realizzazione dell’impianto. Credo che adesso inizi la vera battaglia per scongiurare l’ipotesi di vedere realizzato un impianto discarica nel territorio del Comune di Aprilia. Nessuno tra coloro che si dicono preoccupati per le future sorti della nostra città, nessuno tra quanti auspicano un futuro diverso per Aprilia, può accettare, come molti vorrebbero, che in simili situazioni di sotterri l’ascia di guerra con la scusa che ‘tanto tutto è deciso’. Per questo credo sia dovere di tutti quanti sostengono di volere il bene di questa città, di battersi con ogni mezzo lecito contro questo impianto. Allo stesso modo mi aspetto che i dubbi sulle commistioni tra potere imprenditoriale e politico nel campo dei rifiuti vengano al più presto chiarite. Certamente questi rapporti gettano una pesante ipoteca sulla effettiva posizione che il comune di Aprilia assumerà sull’impianto proposto dalla Paguro. Mi sarei aspettata, infatti, visto che su mia richiesta era stato inserito, l’invocazione del principio di precauzione come base portante delle osservazioni del Comune di Aprilia già a partire da giovedì scorso. Ho ricordato io che il Comune ha approvato in consiglio comunale con una delibera il principio di precauzione, ma deve essere il sindaco a richiederlo, spetta a lui perché ha l’autorità e perché ha votato anche lui quella mozione pertanto verrebbe meno ad un suo dovere”.
“Il mio intervento in conferenza dei servizi ha evidenziato soprattutto due aspetti: il primo quello relativo alla salute, poiché nella relazione non tecnica presentata dalla società Paguro è stato scritto che non esistono studi scientifici per valutare il nesso causa effetto tra esposizione ad impianti e patologie tumorali: questo, a nostro avviso, è falso poiché esiste uno studio a cura della Eras progetto finanziato dalla Regione Lazio e condotto da parte di un gruppo di ricerca del Dipartimento di epidemiologia dell’ente, il quale dimostra le conseguenze sulla salute su persone residenti nel raggio di 5 chilometri tra diversi impianti dislocati tra le province di Roma, Latina e Frosinone. In secondo luogo dallo studio che ho presentato in queste settimane a tutti gli enti competenti, e realizzato con il supporto di tecnici che hanno collaborato gratuitamente alla stesura delle osservazioni, la cartografia presentata dalla società Paguro Srl per illustrare il progetto della discarica controllata di rifiuti non pericolosi non terrebbe conto di alcune icone presenti nella legenda: sull’intera area in esame, ovvero la località La Ciocca a La Gogna, insiste il vincolo Beni del Patrimonio Naturale SIR_001, come è possibile dimostrare prendendo visione nelle tavole pubblicate sul sito ufficiale della Regione Lazio, e non filari di alberature come sostiene il tecnico che ha redatto la relazione allegata al progetto della società proponente l’impianto. Ho provveduto ad inviare a tutti i settori del Ministero dell’Ambiente (tutela acque, suolo, beni culturali ed ambientali) nonché agli uffici competenti della Regione Lazio per la qualità dell’ambiente e rilascio delle Via ulteriore documentazione circa le ragioni per dire no alla discarica di La Gogna”.
Per quanto riguarda il parere sul lavoro svolto dal Comune di Aprilia in sede di conferenza dei servizi il consigliere Porcelli preferisce non esprimersi. “Francamente mi sarei attesa maggiore incisività, e non solo per quanto riguarda il principio di precauzione, nel rigettare l’ipotesi dell’impianto, ma non conoscendo il documento finale protocollato in quella sede, mi riservo di esprimere un giudizio netto, anche perché molte cose ci sono ancora da chiarire: ad esempio come mai l’invio da parte della Regione Lazio dell’invito al Comune per partecipare alla conferenza dei servizi porti la data del 10 agosto, mentre il sindaco Terra risponde solo il primo settembre con una lettera nella quale si contesta la parziale pubblicazione del progetto sul sito della Regione Lazio, e tutto questo senza la controfirma di un tecnico del settore urbanistica e senza aver ancora nominato il professionista poi incaricato di redigere le osservazioni”. “Prendo atto invece, a proposito delle commistioni che in questi mesi sono emerse tra il primo cittadino di Aprilia e l’imprenditore che ha presentato il progetto di discarica, della declaratoria di nullità della delibera numero 250 riguardante i lavori su via Gorgona: si sostiene che il funzionario che ha predisposto la delibera ha totalmente omesso una parte essenziale e la giunta ha deliberato senza essere a conoscenza della sentenza del Tar che annulla la delibera di consiglio e la mozione del sindaco – conclude il consigliere Porcelli – Ipocrisia allo stato puro”.