“Abbiamo toccato con mano lo stato di grave degrado in cui vivono gli abitanti del campo. E’ urgente avviare un percorso per dare a queste persone la possibilità di una vita decorosa”. Così il sindaco di Latina Damiano Coletta a margine della visita effettuata ieri presso Al Karama. Insieme al primo cittadino hanno visitato il centro di accoglienza di Borgo Bainsizza una delegazione della Giunta comunale composta dagli assessori ai Servizi Sociali Patrizia Ciccarelli, alla Scuola Antonella Di Muro, all’Ambiente Roberto Lessio, alle Attività Produttive Felice Costanti, alle Politiche Giovanili Cristina Leggio, il capogruppo di Latina Bene Comune Dario Bellini, il consigliere di maggioranza Chiara Grenga, alcuni operatori della Croce Rossa Italiana e rappresentanti dell’associazione Casa dei Diritti Sociali, della Lilt, del centro Donna Lilith, dei Servizi comunali preposti, nonché alcune insegnanti dell’Istituto Comprensivo n.9 Vito Fabiano (plesso di Borgo Bainsizza).
Lo scopo dell’iniziativa è stato quello di verificare le condizioni in cui versa il campo di Borgo Bainsizza e ad avviare un progetto di scolarizzazione per i bambini, circa un centinaio, che vivono con le loro famiglie nell’area. Secondo il sindaco e i suoi accompagnatori nella visita ad Al Karama, il centro si troverebbe in una situazione di emergenza “che non può essere ignorata”. Dunque, sarebbe necessario per l’amministrazione comunale “compiere un primo passo nell’ambito di un progetto complessivo che punta a porre rimedio al disagio vissuto da chi vive nel campo a partire dalla scolarizzazione dei suoi abitanti più piccoli”.
“L’associazione di volontariato Banca del Tempo – racconta l’Assessora Ciccarelli – si è preoccupata di raccogliere le domande di iscrizione di alcuni bambini del campo. Durante il sopralluogo si è provveduto agli interventi ritenuti più urgenti: censire i bambini presenti nel campo, effetture uno screening sanitario su quelli che tra circa un mese cominceranno a frequentare la scuola, di concerto con i volontari della Croce Rossa organizzare l’assistenza sanitaria per tutti i residenti nel campo. Seguiranno una verifica sullo stato vaccinale di ognuno e ulteriori interventi sanitari laddove necessari”.
“Nell’ambito di un più ampio progetto da concordare con le famiglie – conclude la Ciccarelli – abbiamo messo in campo le prime azioni attraverso l’organizzazione della scolarizzazione, un’iniziativa necessaria che va non solo sostenuta, ma anche organizzata”.