Cento candeline per Maria Pontesilli, testimone della nostra storia. A festeggiarla ieri è stato anche il sindaco Matilde Celentano, che le ha reso omaggio facendole visita durante la festa organizzata nella sua abitazione lungo l’Appia.
Nata a Filettino il 29 agosto 1924, durante un periodo di villeggiatura dei suoi genitori in Ciociaria, la signora Maria ha vissuto la sua infanzia a Roma, a Tor Carbone, lungo l’Appia Antica. Ha frequentato la scuola elementare ad Acilia, servendosi del treno. “Il ferroviere aspettava tutti i bambini per farli salire in carrozza”, hanno raccontato ieri i suoi famigliari nel corso della festa, tra ricordi di un secolo di vita trascorsi in gran parte nell’azienda familiare alle porte di Latina.
All’età di 15 anni, insieme con la famiglia, Maria Pontesilli si è trasferita a Palidoro, frazione di Roma, dove ha avuto modo di conoscere Salvo D’Acquisto, eroe nazionale, giovane carabiniere fucilato dai nazisti proprio alla Torre di Palidoro il 23 Settembre del 1943.
All’età di 22 anni la signora Maria si è sposata con Filippo Ottaviani (anche lui originario di Filettino, venuto a mancare nel 1978): dalla loro unione sono nate due figlie Loredana e Stefania.
Subito dopo il matrimonio, Maria e Filippo si sono trasferiti nell’Agro Pontino, nelle campagne della nuova città di Latina, perché è qui che la madre di Filippo, Settimia Frateloreto, aveva acquistato una proprietà dei Caetani realizzando una casa ancor prima della fondazione di Latina e avviando una fiorente azienda agricola, specializzata nella coltivazione di barbabietole, grano, mais e cocomeri e nell’allevamento di mucche, pecore e cavalli per l’Esercito.
La suocera di Maria era una grande benefattrice e durante le stagioni estive era solita ospitare i frati di Cori e Nettuno che andavano in cerca di grano e cereali vari nelle campagne e aziende circostanti. Tra le tante iniziative della famiglia, durante quel periodo, anche la donazione della statua del Sacro Cuore di Gesù alla chiesa di Tor tre Ponti.
Durante la Seconda Guerra mondiale, le donne della famiglia furono sfollate, mentre gli uomini rimasero in zona, trincerati nelle scoline e quando fu minato il ponte sul canale delle Acque Medie, di accesso alla proprietà della famiglia, un grosso masso sfondò il tetto dell’abitazione.
Nella sua vita, la signora Maria sì è prodigata per i suoi nipoti, per i quali è stata sempre una colonna portante. Altra persona fondamentale della sua vita è stato il parroco del Villaggio: Don Vincenzo Faustinella che, oltre a supportare il periodo della sua vedovanza, è stata persona rilevante per tutta la famiglia. La signora Maria, donna interessata alla lettura e allo studio della storia in generale, a cent’anni compiuti ama informarsi utilizzando gli strumenti tecnologici.
Alla signora Maria, il sindaco Celentano ha consegnato una targa-ricordo del compleanno “speciale”, augurandole di continuare ad essere luce di speranza per la sua famiglia e memoria viva per le nuove generazioni della comunità latinense. I migliori auguri di buon compleanno le sono arrivati anche da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, attraverso una nota ricevuta dal Segretariato generale del Quirinale, mostrata a tutti gli invitati alla festa.