Latina, ex Banca d’Italia ed ex Garage Ruspi: c’è l’accordo con la Sapienza

L'ex Banca d'Italia in Piazza della Libertà a Latina

E’ stato approvato oggi, in Consiglio comunale, lo schema di accordo che il Comune di Latina andrà presto a sottoscrivere con la Sapienza Università di Roma per la concessione in uso di una parte dell’ex Banca d’Italia e dell’ex Garage Ruspi, entrambi di proprietà dell’ente di Piazza del Popolo.

“Lo scopo di questa operazione – ha dichiarato il sindaco Matilde Celentano – è quello di fare di Latina una vera e propria città universitaria, a completamento di un progetto avviato nel 1990, ridando funzione ad un edificio storico, qual è l’ex sede della Banca d’Italia, al fine di destinarlo ad aule e laboratori per l’organizzazione e o lo svolgimento di attività di didattica e di ricerca, e valorizzando l’ex Garage Ruspi da destinare a spazi comuni, sala studio multimediale per gli studenti universitari, luoghi di incontro e confronto per gli studenti, nonché per la promozione di eventi, mostre, convegni, spazi espositivi allo scopo di potenziare ulteriormente l’attrattività della nostra città”.

“La delibera, passata a maggioranza, anticipa di poche ore – ha affermato Ada Nasti, assessore al Patrimonio – l’arrivo in città della magnifica rettrice Antonella Polimeni con la quale è stato condiviso il percorso che ha portato a questo importante risultato. Oggi avrà luogo un sopralluogo nei due immobili che saranno concessi al più grande Ateneo d’Europa per la durata di 30 anni, dietro corresponsione di un canone annuo di 86.539,50 euro nel caso dell’ex Banca d’Italia e di canone annuo di 49.757,74 euro per il restaurato ex Garage Ruspi. Una parte dell’edificio ex Banca d’Italia resterà nella disponibilità del Comune dove saranno trasferiti gli uffici attualmente organizzati presso il palazzo ex Pegasol per il quale il Comune paga canoni di locazione. Esprimo piena soddisfazione per il grande traguardo di oggi che consentirà a Latina di potenziare il Polo universitario già esistente, offrendo nuove opportunità di crescita e l’implementazione di nuovi corsi di studio per i nostri giovani e che consentirà alla nostra città di diventare un’eccellenza e punto di riferimento universitario”.

“Il tema è sicuramente fondamentale per lo sviluppo del Polo universitario all’interno della nostra città – ha aggiunto Antonio Consentino, assessore all’Università –  La collaborazione con l’università è cruciale sia per lo sviluppo e la prosperità del territorio essendo centri di conoscenza e innovazione, attraendo studenti e ricercatori da altre regioni e portando così un afflusso di idee, talenti e formando i professionisti del futuro., Inoltre una stretta sinergia tra università e imprese locali può garantire che i programmi di studio siano allineati con le esigenze del mercato del lavoro. Questa iniziativa è fondamentale anche per il rilancio del nostro centro storico e dell’intera città che deve ritornare ad essere un punto d’incontro anche per i giovani. Questa amministrazione sta stanziando somme in bilancio per ultimare i lavori di completamento della biblioteca comunale, una richiesta che veniva fatta da anni da tutti i cittadini e che fin analmente diventa una realtà”.

Quest’anno il Polo universitario pontino ha avuto 4.140 iscritti alle facoltà presenti a Latina; è il dato più alto nell’ultimo decennio. Gli iscritti di Latina e provincia sono 2.433, della provincia di Frosinone 56, di Roma e dintorni 464, gli iscritti provenienti dal Reatino e dal Viterbese 6. Sono invece 384 gli studenti provenienti dalla Campania, 59 dalla Calabria, 252 dalla Sicilia, 67 dalla Lombardia, 34 dal Piemonte e dalla Valle d’Aosta, e ancora 64 dal Veneto, 10 dal Friuli Venezia Giulia, 7 dal Trentino Alto Adige, 35 dalla Toscana, 89 dalla Puglia, 7 dalla Sardegna, 33 dall’Emilia Romagna, 15 dalla Liguria, 6 dall’Umbria, 21 dalle Marche, 4 dal Molise, 16 dall’Abruzzo e altrettanti dalla Basilicata. Come vedete tutte le regioni italiane sono interessate alla nostra università. Ed è un dato in crescita quello degli studenti stranieri, passati da 7 a 53 negli ultimi dieci anni.

“Questi numeri – ha concluso il sindaco Celentano – ci dicono che la nostra città sta attraversando una fusione di elementi culturali, la seconda dopo l’arrivo dei coloni all’indomani della bonifica. Ancora una volta Latina si conferma aperta alle diverse provenienze e noi come istituzione dobbiamo favorire le basi per un’ospitalità adeguata e funzionale allo sviluppo. Ci onora il fatto che Latina sia scelta dagli studenti anche per il prestigio dell’università: la preparazione dei docenti e la qualità dei corsi sono unanimemente riconosciute ovunque, circostanza che induce a riflettere sul luogo comune che vedrebbe le sedi decentrate di serie inferiore rispetto a quelli della sede universitaria centrale”.