Si è insediato il Tavolo Tecnico per l’attuazione del Protocollo d’ intesa con l’ Agenzia nazionale del Demanio per la riconversione e valorizzazione di tutti gli immobili demaniali presenti sul territorio comunale. In particolare caserme abbandonate destinate ad una vera e propria “rinascita”.
Ciò dopo che Gaeta ai primi di giugno ha avviato il Piano Città degli immobili pubblici”, strategia basata su un nuovo modello di valorizzazione del patrimonio immobiliare proposto dall’Agenzia del Demanio, in linea con il piano di sviluppo comunale, con i fabbisogni dei cittadini e con le esigenze logistiche delle Istituzioni. Un Piano questo, che promuove la crescita economica, sociale e culturale del territorio attraverso il riuso e la rifunzionalizzazione di immobili attualmente non utilizzati. L’accordo individua i primi sei immobili di proprietà dello Stato che saranno valorizzati anche attraverso forme di partenariato con i privati. Si tratta della Caserma Cialdini e il Torrione Francese, l’ex Caserma Vittorio Emanuele II, l’ex Caserma Menabrea, l’ex Forte Emilio Savio, l’ex Chiesa di Santa Caterina e l’ex Caserma Sant’Angelo Basso. I beni, che fanno parte del patrimonio storico di Gaeta, saranno inseriti nel piano regolatore e, grazie alla loro riqualificazione, ritorneranno ai cittadini con nuove funzioni. Nel corso dei lavori del Tavolo Tecnico si è cominciato a discutere, a valutare le possibili destinazioni d’ uso di tali immobili.
Sono state prese in considerazione diverse opportunità in base alle loro caratteristiche, tipo quelle di Sant’ Angelo Basso e la Caserma Menabrea ex Oratorio Salesiano, siti che possono sicuramente essere individuati non solo quali luoghi per la socialità, come lo è stato sicuramente in passato lo stesso Oratorio, ma anche essere presi in considerazione per un utilizzo turistico-ricettivo oltre che culturale. E inseriti in un contesto di rifruizione pubblica del Parco di Monte Orlando, anche in sinergia con il progetto di rigenerazione urbana Insula.
Nel corso dei lavori del Tavolo Tecnico si è anche discusso dei percorsi amministrativo-urbanistici che potranno essere presi in considerazione e che poi chiaramente passeranno al vaglio del Consiglio Comunale e della Regione Lazio. «Il Tavolo tecnico, che ha visto la partecipazione di assessori, molti consiglieri comunali, l’ Ufficio competente e la stessa Agenzia del Demanio – commenta con soddisfazione il Sindaco Cristian Leccese – rappresenta senza dubbio un importante punto di partenza che fa subito seguito alla firma del Protocollo d’ intesa avvenuta tre settimane fa. L’ obbiettivo è quello di portare avanti un iter organico di razionalizzazione, ottimizzazione e valorizzazione del patrimonio demaniale presente nella nostra città, in coerenza con le strategie di sviluppo territoriale, con gli indirizzi di programmazione comunali e con la pianificazione urbanistica. Si tratta di recuperare e rendere fruibili alla città luoghi storici che raccontano tanto del vissuto del territorio gaetano e dei suoi cittadini. Un progetto ambizioso ma molto interessante, il cui percorso finalizzato alla valorizzazione di beni immobiliari strategici per il futuro della città è appena avviato, e che risulterà anche ben inserito in un discorso di rigenerazione urbana che esprima la visione complessiva del territorio e delle sue esigenze prioritarie, promuovendo la restituzione alla collettività di spazi la cui nuova destinazione d’uso si accompagni a progettualità condivise e partecipate. L’immobile pubblico è lo strumento per innovare l’Amministrazione pubblica, migliorare la qualità della vita delle nostre Città, creare attrattività. Si tratta di un cambio di paradigma che porta l’attenzione al territorio, fondamentale dunque è la sinergia tra le istituzioni.» Il Tavolo Tecnico sarà successivamente esteso ad altri soggetti a vario tipo competenti, come la Regione Lazio, il Ministero della Cultura, la Sovrintendenza per andare ad approfondire tutte le caratteristiche e i dettagli finalizzati a proseguire e definire il rilevante programma di valorizzazione degli immobili demaniali che insistono sul territorio comunale.»