Sì è tenuta presso la Regione Lazio una riunione della Commissione Lavoro con l’audizione dei sindacati relativamente al futuro occupazionale del personale Ares 118. Nei programmi dell’azienda regionale c’è l’assunzione di circa 700 componenti il personale, con l’internalizzazione delle postazioni 118 in tutta la provincia di Latina.
Durante l’incontro, il Segretario Generale del Sindacato CLAS, Davide Favero, ha dichiarato: “Siamo favorevoli sul percorso avviato in merito all’Internalizzazione delle postazioni dell’Ares 118 in provincia di Latina, ma è necessario trovare soluzioni che consentano di assorbire tutti i 133 lavoratori, autisti e barellieri, impiegati nelle società private che attualmente assicurano il servizio da parte dell’Ares 118. Per il Sindacato CLAS è prioritario tutelare tutti i posti di lavoro.”
Lo stesso segretario nazionale Davide Favero ha inviato una specifica richiesta di incontro alle istituzioni regionali sul tema della internalizzazione e stabilizzazione dei lavoratori che operano all’interno delle strutture sanitarie regionali.
L’obiettivo è avviare un confronto costruttivo per valorizzare il lavoro delle professionalità che svolgono vari servizi nelle strutture sanitarie pubbliche del Lazio, dalle attività nelle mense, fino alle pulizie e igienizzazione di locali e apparecchiature, servizi che la Regione appalta a soggetti terzi.
Nel Lazio, l’internalizzazione delle postazioni Ares 118 prevede 700 nuove assunzioni per il 2024. Tuttavia, il futuro di 133 lavoratori impiegati nelle società private potrebbe essere incerto. L’assunzione presso Laziocrea, la società partecipata della Regione, potrebbe risolvere la questione.
Orlando Angelo Tripodi, presidente della commissione Lavoro, spiega: “La Regione Lazio si è impegnata a garantire tutti i posti di lavoro. I sindacati hanno chiesto un meccanismo che permetta di assorbire i 133 lavoratori impiegati nelle società private. Il problema riguarda soprattutto gli autisti e i barellieri. Per i primi sarà bandito un concorso, ma il contratto prevede un’esperienza lavorativa di 5 anni per l’assunzione nel pubblico, requisito che molti dei lavoratori non hanno.”
Tripodi continua: “Per quanto riguarda gli infermieri, il problema non sussiste, infatti, è già partito l’iter per il concorso, con premialità per i lavoratori già in servizio. Quella dell’assunzione da parte di Laziocrea potrebbe essere una soluzione ponte nel passaggio dal privato al pubblico per i lavoratori che ad oggi rischiano il posto. Ritengo sia importante intervenire anche lì dove sia a rischio un solo posto di lavoro”, conclude Tripodi.
Le postazioni private rischiano di chiudere in varie città della regione, rendendo ancora più cruciale l’intervento della politica e dei sindacati per trovare una soluzione adeguata a proteggere il lavoro e garantire la continuità dei servizi sanitari.