Economia & imprese
Rubrica settimanale
di Ivan Simeone
i.simeone@virgilio.it
Non poche sono le attenzioni che, in questo particolare momento storico, vengono dedicate alla parità di genere all’interno delle nostre attività e aziende.
Non ultima l’iniziativa della Regione Lazio con il “bollino rosa” per le aziende che si certificano, iniziativa fortemente voluta dall’Assessore alla cultura, pari opportunità, politiche giovanili e della famiglia Simona Baldassarre, affinché vengano premiate quelle attività che puntano su un welfare aziendale che sostenga la parità di genere uomo-donna, i tempi del lavoro che possano conciliare con quelli familiari.
Il “Bollino Rosa”, vero marchio di eccellenza, “permetterà poi delle agevolazioni nell’ambito dei progetti formativi volti all’inserimento lavorativo delle donne, a partire da tirocini per le donne vittime di violenza, e partecipare a campagne promozionali realizzate dalla Regione Lazio, che sostengano i valori delle Pari opportunità e quelli d’impresa, in modo da orientare i consumatori verso le migliori esperienze di questo territorio”, come ha evidenziato lo stesso Assessore regionale Simona Baldassarre.
La Confesercenti provinciale di Latina, grazie all’azione delle imprenditrici locali, è molto attenta a queste dinamiche. La componente femminile nelle aziende rappresentate e associate da Confesercenti è molto alta ed è questa una tematica che andrà sempre più a coinvolgere il management aziendale e le policy aziendali. Il Coordinamento “Impresa Donna” di Confesercenti, a tutti i livelli, molto sta facendo in tal senso.
Certamente parlare di “parità di genere” e di certificazione in ottica aziendale è una novità.
Al di là dell’iniziativa regionale, vi è a livello nazionale la “Certificazione di Parità di Genere” (norma UNI / PdR 125:2022) che oggi prevede anche la concessione di contributi, se si fa una domanda entro il prossimo 28 marzo 2024.
Il “Sistema di certificazione della parità di genere” ha l’obiettivo primario di migliorare la situazione delle donne all’interno del mondo lavorativo e di ridurre considerevolmente il divario uomo-donna anche favorendone l’inserimento aziendale. Migliorare la qualità del lavoro femminile è oggi un elemento basilare del sistema aziende anche cercando di ridurre quello che viene definito il “gender pay gap”, ovvero la differenza di retribuzione uomo-donna.
Le aziende si certificano volontariamente (questa “certificazione di genere” è volontaria) e possono beneficiare di una serie di interventi, tra cui una diminuzione dei contributi previdenziali, facilità alla partecipazione di bandi, una agevolazione circa la diminuzione della garanzia prevista per la partecipazione alle procedure di gare. Inoltre, da non sottovalutare, è comunque una certificazione distintiva di una certa etica aziendale che dà maggiori garanzie sul mercato.
La certificazione, che ha validità triennale, deve essere rilasciata da un Ente accreditato Accredia e predisposto da appositi consulenti.
Per poter coprire i costi della certificazione, vi è la possibilità di richiedere un contributo economico fino ad un massimo di 12.500 euro, sotto forma di servizi, un vero Voucher. L’avviso pubblico è stato pubblicato lo scorso 6 novembre da parte del Dipartimento Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (www.pariopportunita.gov.it).
Per eventuali richieste di approfondimenti su questa tematica, si può inviare una mail a segreterialatina@confesercentilazio.com o contattare gli uffici Confesercenti di Latina ai numeri 0773.284550 – 331.8659785