Altro grande passo nel percorso di recupero di Marco Pannone, vittima di una vile aggressione a dicembre 2022 a Londra, dove il ragazzo di Fondi lavorava. E’ tornato a casa e sta con i suoi cari in famiglia, dopo la lunga degenza al Policlinico Gemelli di Roma.
Il 18 ottobre scorso il giovane fondano è stato dimesso dal reparto di Terapia Intensiva Neurochirurgica, dove era stato trasferito con un volo di Stato nel maggio scorso dal nosocomio londinese King’s College Hospital. La strada del recupero è però ancora lunga, ancora molta fisioterapia attende il ragazzo, segnato duri colpi dell’aggressione nella notte tra il 2 e 3 dicembre scorso, all’uscita di un pub di Londra dove lavorava come cameriere.
Il trasferimento nella sua casa di famiglia è avvenuto a bordo di un’ambulanza attrezzata, in compagnia della mamma Enza sempre presente con lui fin dal giorno dell’aggressione, così come dal papà Giuseppe e dalla sorella Veronica.
Ad accogliere mamma e figlio, tutti i familiari che lo hanno finalmente riabbracciato e organizzato una festa per il suo ritorno tra le mura domestiche.
Sentimenti di gratitudine per tutti i fondani (e non solo) sono stati espressi dai familiari di Marco per i quali la raccolta promossa dall’Associazione Pro Loco Fondi Aps in loro favore, grazie anche ai salvadanai distribuiti dai giovani dell’Associazione “Utopia”, ha raggiunto quasi i ventimila euro.
“Ringrazio il governo Italiano – ha detto Enza la mamma del giovane – il ministero degli Esteri, il consolato e l’ambasciata italiana. Soprattutto il senatore Claudio Fazzone che si è prodigato fin dall’inizio interessandosi per la soluzione del nostro dramma, fino a questo felice epilogo. Il mio cuore è colmo di gioia. Così come tutti i medici e i sanitari dei due ospedali di Londra e di Roma per quanto hanno fatto. Il Policlinico Gemelli continua a seguire la riabilitazione di Marco e ne siamo infinitamente grati“.