Molta partecipazione in uno degli spazi verdi di viale Don Morosini al presidio per la legalità della Cisl di Latina, organizzato dal sindacato locale in seguito all’allarmante episodio di cronaca registratosi alcuni giorni fa in una zona caratterizzata ormai da troppi anni da degrado e incuria.
Presenti, oltre al Segretario Generale Roberto Cecere, il sindaco Matilde Celentano, l’assessore ai Servizi sociali Michele Nasso, quello alle Politiche per l’Ambiente e Igiene urbana Franco Addonizio e diversi consiglieri comunali di Latina.
Dopo le parole dell’assessore Nasso, il quale ha ribadito l’impegno del Comune per risolvere tale problematica, già al lavoro attraverso tavoli e incontri con forze dell’ordine e assistenti sociali per riconsegnare l’intera zona alla comunità, e quelle del sindaco Celentano, che ha sottolineato come la sua presenza fosse emblematica dell’attenzione della sua amministrazione rispetto a questa situazione, da risolvere attraverso l’installazione di un sistema di videosorveglianza, l’incremento delle unità di Polizia Locale e l’inserimento dei senza fissa dimora in dormitori e situazioni protette, non è mancato il confronto con i residenti, i quali hanno espresso le loro preoccupazioni rispetto ad un’area divenuta dimora di persone indigenti che vivono in condizioni disperate, in un disagio complesso dettato da acuta sofferenza e rottura radicale rispetto alle reti sociali.
“Questa presenza massiccia di cittadini dimostra che il problema esiste ed è fortemente percepito, come tra l’altro segnalato ormai da anni alle Istituzioni dal nostro sindacato. Una situazione ereditata dall’attuale amministrazione che ringrazio per essere qui oggi, alla quale ribadiamo la nostra vicinanza, al pari delle forze dell’ordine” le parole del Segretario Generale Roberto Cecere: “È necessario l’impegno e la sorveglianza di tutti. I corpi intermedi servono anche a gestire meglio la comunità e se siamo qui oggi è per dare delle idee e proporre soluzioni concrete per riappropriarsi di tali spazi, oltre a concedere nuova dignità a queste persone attraverso dei percorsi di inclusione sociale. Sgombriamo il tavolo da questi episodi negativi che finiscono sulla stampa locale e nazionale e che non fanno bene alla città, soprattutto in un momento storico che la vede candidata a Capitale della Cultura Italiana 2026. Questo presidio è servito a ribadire che i residenti non ne possono più di affacciarsi alla finestra e assistere a degrado, incuria ed episodi di violenza: c’è una richiesta forte di vigilanza, attenzione e controllo”.