Cresce l’allarme tra i sindacati CGIL, CISL e UIL di Latina dopo la decisione da parte di Gerardo Stefanelli, presidente della Provincia di Latina, di congelare il Protocollo d’intesa disciplinante varie misure sulla sicurezza e sul rispetto delle norme contrattuali nonché l’introduzione in forma obbligatoria del “badge di cantiere” nei luoghi di lavoro, ovvero nei cantieri edili. Questa la nota diffusa dai rispettivi segretari generali dei sindacati:
“Fillea CGIL di Frosinone-Latina, Filca CISL di Latina e Feneal UIL di Latina, con i rispettivi Segretari Generali Alessio Faustini, Paolo Masciarelli e Massimo Purificato condividono la forte preoccupazione che ha portato al decreto del presidente della Provincia di Latina Gerardo Stefanelli che a far data dal 26 Giugno u.s. ha deciso di congelare il Protocollo d’intesa, sottoscritto anche con ANCE Latina, disciplinante varie misure sulla sicurezza e sul rispetto delle norme contrattuali nonché l’introduzione in forma obbligatoria del “badge di cantiere” nei luoghi di lavoro, ovvero nei cantieri edili per l’esecuzione di lavori pubblici appaltati dalla stessa Provincia di Latina per importi superiori a 150.000 euro.
Tale decisione è arrivata dopo che nel mese di Aprile 2023 le associazioni datoriali CONFAPI ANIEM Lazio, CONFAPI Latina e IMPRESA hanno lamentato una asserita discriminazione nei loro confronti sia per il mancato coinvolgimento nella fase propedeutica all’intesa sia nella fase dell’aggiudicazione a favore di un loro iscritto con relativa richiesta di parere all’ANAC e AGCOM. Ribadiamo che in un periodo di concentrazione di risorse ingenti sul territorio per via dei fondi del PNRR, laddove l’edilizia rappresenta da sempre un volano per l’economia territoriale, poter governare i processi e prevenire alcuni fattori di rischio che possono distorcere concetti quali legalità, trasparenza e rispetto delle regole, per noi associazioni sindacali scriventi rappresenta una importante opportunità per elevare la qualità delle opere e la qualità delle condizioni di lavoro per gli operai da noi rappresentati. A nulla è valsa la successiva riunione, con finalità inclusive, svoltasi il 23 Maggio presso la sede della Provincia dove le sopra richiamate associazioni datoriali hanno ribadito con forza la loro contrarietà al “badge di cantiere” e quindi un secco no all’adesione al protocollo così come concepito e per i quali era stata anche proposta in maniera gratuita la possibilità di utilizzo della piattaforma del Badge di cantiere conservando la libertà associativa a tutti i sistemi bilaterali di rappresentanza. Un protocollo che nasce da una prima intesa in prefettura e di seguito ha visto le adesioni di forze dell’ordine, di ASL, INAIL, INPS e Agenzia dell’Entrate. Si rischia di vanificare un percorso che parte da Maggio del 2022, con la sottoscrizione di un CCPL territoriale che ha introdotto importanti novità per la tutela di lavoratori e delle imprese sane. L’obiettivo delle parti sociali provinciali è quello di garantire un lavoro di qualità, con una formazione certa e certificata dai nostri Enti Bilaterali di settore, evitare la concorrenza sleale tra imprese e scongiurare soprattutto che si possano verificare fenomeni di mancata trasparenza nei cantieri edili, riscontrata recentemente dalle autorità ispettive nei cantieri della nostra provincia come riportato anche negli ultimi episodi di cronaca sul nostro territorio. Auspichiamo pertanto che l’ANAC e l’AGCOM in tempi brevi possano dare un parere non ostativo al protocollo e di conseguenza dare seguito a quanto sottoscritto con la Provincia di Latina unitamente alle Organizzazioni sindacali di categoria e l’Ance di Latina, auspichiamo inoltre che gli strumenti di forte innovazione introdotti dal presente protocollo possano diventare patrimonio comune non solo del sistema edile industriale, ma anche della piccola e media industria e dell’artigianato. Sarebbe paradossale in questa fase di forte espansione del settore non applicare uno strumento quale il badge di cantiere, che rafforza la legalità, i diritti dei lavoratori, la sicurezza e dà la giusta evidenza alle imprese sane e al lavoro di qualità”.