Con il sequestro di sessanta tra anfore, ciotole, catini e altro vasellame di diversa tipologia di interesse storico, artistico/archeologico i Finanzieri del Comando Provinciale di Latina hanno portato a termine un’importante operazione finalizzata al contrasto del fenomeno della spoliazione del patrimonio culturale.
L’attività posta in essere dalla Compagnia di Terracina, su delega della Procura della Repubblica di Latina, ha avuto inizio giovedì scorso alle prime ore dell’alba quando i militari hanno eseguito 54 perquisizioni all’interno dei box\locali, insistenti nella zona demaniale del porto di Terracina.
Venticinque uomini e due unità cinofile hanno proceduto alla perquisizione di locali in uso ai pescatori della zona, nonché delle abitazioni di quattro soggetti, residenti a Terracina (A.Q., C.D., M.V.,M.C.).
Tra i materiali rinvenuti, di pregevole qualità artistica, vi sono anfore e pezzi di anfore dei tipi Libico, Siriaco e Greco-Italico datate dal II Secolo A.C. al IV Secolo D.C.; Anfore di età Medievale; brocche di età Imperiale, Altomedievale e del XIV Secolo; Ollette del IX Secolo; catini e piatti in ceramica medievale.
I militari per catalogare i reperti ritrovati si sono avvalsi dell’ausilio di un archeologo che ha potuto stimare il valore degli stessi in circa 300 mila euro.
Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro. Deferiti all’autorità giudiziaria i quattro residenti per mancata segnalazione e sottrazione di beni culturali.
L’operazione conclusa in queste ore si aggiunge a quella portata a termine a febbraio di quest’anno relativa a otto anfore.