Le donne, con la loro passione e il loro impegno operoso, sono riuscite a cambiare il modo di pensare di milioni d’italiani: nella ricostruzione del dopoguerra, negli anni delle lotte per i diritti, per le modifiche legislative e i grandi referendum. E allora perché non motivare con lo stesso entusiasmo le cittadine e i cittadini di Terracina nel votare un diverso schieramento politico che abbia una donna alla carica di sindaco? Gina Cetrone, aspirante primo cittadino con la lista SìCambia, parla ai terracinesi in un momento di umana solitudine e sofferenza perché “chiusa in una camera di ospedale”.
I consensi raccolti per un governo comunale cittadino al femminile “sta facendo vacillare anche la più ristretta e pregiudizievole mentalità borbonica”, afferma il candidato sindaco, disposta sì ad andare avanti ma… Per un’operazione politica di totale rinnovamento basato proprio su una donna al vertice dell’istituzione comunale, trovando una donna disponibile più di lei, Cetrone sarebbe pronta a farsi da parte, impegnandosi in ogni modo da semplice militante per un programma di risanamento culturale prima che economico del Comune.
“Sono convinta – scrive dall’ospedale -, leggendo anche quanto sta succedendo in città in queste ultime settimane sul fronte della politica-elettorale, che questo percorso è possibile. Anche sapendo che toglierà spazio alla vita privata, alla famiglia, ai figli, ma che di contro allargherà gli orizzonti nell’interesse di una comunità che può essere una nuova famiglia, da accudire e tutelare. Quella di far politica è senza dubbio una scelta difficile, anche perché si deve avere la consapevolezza di dover superare una marea di pregiudizi, e personalmente me ne sto rendendo conto in questi giorni. Tante persone, anche le più amiche, mi raccomandano di non farlo per tutta una serie di ragioni. Diversi di questi amici sono poi fortemente preoccupati perché a Terracina albergano pericoli insidi per chi fa politica e amministrazione attiva, con il venticello della calunnia sempre pronto agli ordini dell’Eolo di turno. Difficoltà, che vi garantisco, non mi spaventano, anzi rafforzano in me la voglia di lavorare con più convinzione per risolvere alla radice i tanti problemi di cui la città è imbrigliata – spesso solo per convenienza politica – da innumerevoli anni. Terracina oggi ha bisogno di donne, ma anche di uomini, tanto normali da essere straordinari amministratori del pubblico interesse”.
Gina Cetrone conclude il suo intervento ricordando che “amministrare bene si deve” e mette a disposizione, per un eventuale contatto, il suo indirizzo di posta elettronica: info@ginacetrone.com. LatinaCorriere.it augura a Gina Cetrone una pronta guarigione.