E’ iniziata dalle prime luci dell’alba l’operazione della Guardia Finanza con la quale i militari stanno effettuando arresti e perquisizioni su tutto il territorio nazionale. Sgominato un network articolato composto da rumeni, italiani, moldavi, ucraini, greci e maltesi dedito al contrabbando internazionale di sigarette, prodotti energetici ed alcolici che venivano importati ed esportati da e verso la Slovenia, Belgio, Inghilterra, Olanda, Polonia, Francia, Bulgaria e Grecia.
L’operazione ha portato all’arresto di 28 persone tra le quali una di queste era residente sul territorio del comune di Latina.
Le catture eseguite in queste ore, disposte nei confronti degli indagati che nel corso delle attività sarebbero stati individuati come principali responsabili del network dedito all’acquisto, stoccaggio e commercializzazione di ingenti partite di prodotti di contrabbando, si vanno ad aggiungere ai due arresti in flagranza di reato già effettuati nel corso delle indagini. Le investigazioni sono state avviate d’iniziativa nel 2018 a seguito del monitoraggio di alcuni autoarticolati in transito presso il valico del Brennero e sono state condotte dal Nucleo di Polizia Economico Finanziario di Trento, con il supporto dello Scico di Roma, sotto la direzione della procura distrettuale di Trento. Grazie all’ausilio di sofisticate strumentazioni tecniche utili a disvelare doppifondi o carichi di copertura, nonché ricorrendo ad intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali, è stato possibile ricostruire un fiorente traffico illecito di prodotti di contrabbando provenienti da numerosi Paesi europei, in particolare Slovenia e Germania, trasportati a bordo di autoarticolati, pullman, furgoni e anche singole autovetture spesso dotati vani nascosti o accompagnati da carichi di merce di copertura, che giungevano in Italia anche dai valichi di Prato La Drava, Tarvisio e Trieste oltre che dal Brennero. I finanzieri trentini hanno anche ricostruito l’ammontare dei tributi evasi (accise, diritti doganali e altre imposte dovute) pari a circa 27 milioni di euro, nonché l’avvenuta immissione in consumo di ulteriori 160 tonnellate di t.l.e. e di oltre 16 milioni di litri di prodotti alcolici.