Il Comando Compagnia Carabinieri di Formia ha messo in atto una campagna di prevenzione alle truffe, fenomeno sempre più frequente specialmente tra gli anziani.
Lo ha fatto realizzando una brochure inerente al fenomeno delle truffe in danno degli anziani, autorizzata dal Comando Generale con la finalità di sensibilizzare le vittime di questa tipologia di reato affinché riescano a riconoscere per tempo quelle situazioni che poi si potrebbero trasformare in truffe consumate.
L’iniziativa è partita su input dal Comando della Compagnia di Formia, a seguito degli episodi di truffa che, negli ultimi tempi, stanno interessando soprattutto il territorio del sud pontino; in ordine temporale, l’ultima truffa nei giorni scorsi a Formia ai danni di un’anziana signora la quale è stata indotta a consegnare alcune migliaia di euro e monili in oro.
Le vittime sono spesso persone ricomprese tra le fasce d’età tra i 65 e 95 anni. Vengono contattate telefonicamente da persone di età giovane (25 massimo 35 anni) che si presentano come nipoti o figli della vittima, preannunciando loro la consegna di pacchi postali per acquisti on line, inducendo il/la malcapitata a consegnare una cospicua somma di danaro, per il ritiro del pacco, (nei quali di solito vi sono oggetti di scadente qualità e bassissimo prezzo) ad un solerte fattorino.
In altri casi, spacciandosi per sedicenti avvocati o anche carabinieri, inducono la vittima a credere ad un incidente stradale in cui è incappato il figlio o il nipote in modo da creare uno stato d’ansia così da rendere più facile la richiesta di cospicue somme di danaro, che vengono consegnate sempre a emissari del truffatore che nell’immediato si portano presso le abitazioni degli anziani.
Le brochure verranno distribuite presso le Chiese, i circoli ricreativi per anziani e presso gli uffici postali. Oltre a ciò, l’Arma nelle zone periferiche effettuerà anche un porta a porta per far sentire la giusta vicinanza a quelle persone in fasce d’età più deboli e spesso sole. La finalità non è solo quella di sensibilizzare le potenziali vittime sul fenomeno e ad una maggiore attenzione e diffidenza nei confronti degli sconosciuti, ma anche quella di indurle a non avere remore o vergogna nello sporgere denuncia.