Non è il primo pensiero che balza alla testa, ma, carta alla mano, Taranto e Latina sono due matricole di questa super Serie C. Entrambe ambiziose, da un passato più o meno lontano di Serie B, ma tenute comunque a fare i conti con le altre avversarie partendo dalla condizione di noviziato.
Latina e Taranto che, ci stanno riuscendo bene in questo compito, vogliono togliersi di dosso l’ etichetta restrittiva. Pugliesi secondi in classifica, a tre punti dal vertice e nel gruppetto delle migliori a quota 7. Pontini, due lunghezze in meno, alla pari di altre realtà, come il Palermo, che hanno investito denaro importante per allestire la squadra.
Domani ore 14.30, diretta Eleven Sports, fischio d’inizio di un match che torna dopo 16 anni. Sembra una vita. Serie C2, stagione 2005-2006: 0-0 all’andata in Puglia, al ritorno 2-1 per il Taranto che si trovò la C1 vincendo i play-off con Melfi e Rende.
Il Latina retrocesse, senza ripartire l’anno successivo.
Tornando all’oggi, la formazione iniziale contro il Foggia, dice che Di Donato adesso ha più alternative in ogni reparto e a gara in corso. Ed è nel confronto tra i più giovani e più esperti, che si giocano i ballottaggi, specie se Amadio verrà confermato a centrocampo e Rosseti in attacco al fianco di Carletti, oggi perno imprescindibile.
Meno aperta a novità la difesa. Le soluzioni però non mancano. Buon lavoro a Di Donato.