L’approccio alla partita, la tenuta difensiva e quell’attacco che continua a non convincere. Sono le principali incognite attorno alle quali ruota la spedizione romagnola del Latina, di scena in quel “Dino Manuzzi” che riporta alla mente indelebili ricordi. Gautieri sa bene che il suo Latina non può permettersi passaggi a vuoto e sa anche che contro un avversario così rimaneggiato sarà d’obbligo non lasciarsi sfuggire una ghiottissima occasione. Gente come Ciano e Ragusa, però, sarebbe in grado di far male a qualsiasi retroguardia. Ecco perché a Cesena bisognerà essere praticamente perfetti, ecco perché basterà un errore per finire veramente nei guai.
L’APPROCCIO GIUSTO, A TUTTI I COSTI
Scendere in campo rinfrancati dalle assenze di sette titolari bianconeri potrebbe indurre i pontini ad abbassare la guardia. Un approccio molle alla partita significherebbe piegarsi agli assalti di Cascione e compagni e affrontare l’ennesimo match in salita. Altro interrogativo riguarda la difesa, troppe volte soggetta a distrazioni e colossali dormite: guai al Manuzzi a concedere palle inattive ai cesenati, guai a lasciare troppo spazio ai guizzi di Ciano. Concentrazione massima, dunque, anche se mister Drago dovrà rinunciare agli infortunati Sensi e Falco, allo squalificato Perico, agli under 21 Rosseti, Caldara e Garritano, al nazionale bosniaco Djuric e all’islandese Magnusson. Eppure, nonostante tutto, il Cesena dispone di un organico all’altezza, da non predere assolutamente sotto gamba.
LA FORMAZIONE: ACOSTY IN PANCA
Nella lista dei 22 convocati non figurano Esposito e Campagna ma c’è Acosty, comunque alle prese con il problema alla caviglia e sicuramente destinato alla panchina. Gautieri dovrebbe lanciare Schiattarella come esterno destro offensivo, proponendo Dumitru sul versante opposto e Corvia al centro. In mediana spazio a Mariga, in vantaggio su Mbaye, mentre in difesa confermati gli stessi protagonisti del match con il Brescia. Panchina anche per Bandinelli, il baby della Fiorentina che potrebbe tornare estremamente utile per il finale di stagione: oltre ad Acosty, infatti, il mister non dispone di esterni offensivi di ruolo adatti per il suo modulo. L’unico è proprio il talento viola, reduce da un lungo periodo trascorso ai box.