L’area archeologica dei Quattro Venti, sita a ridosso del centro storico di San Felice Circeo, ha tirato fuori dal suo scrigno un altro tesoro inedito. Si tratta di una stanza di difficile identificazione emersa, nei mesi scorsi, dalla rimozione di “tappi” di cemento che mettevano a rischio la sicurezza dei visitatori. Una prima ricognizione effettuata dagli esperti di Roma Sotterranea, associazione culturale con cui il Comune ha stilato una convenzione per le attività di esplorazione, studio e ricerca di ambienti sotterranei con l’utilizzo di tecniche di progressione su corda per accesso ai luoghi difficilmente raggiungibili, ha permesso di vedere dall’interno quella che potrebbe essere una cisterna o altra tipologia di ambiente la cui destinazione non è ancora ben chiara.
“Di forma circolare – riferisce Franco Domenichelli, delegato del sindaco ai Beni culturali, vi si accede attraverso una strettissima entrata di pietra. All’interno una colonna di pietra bianca, la cui funzione è ignota e dovrà essere oggetto di investigazioni più lunghe e minuziose”.
Roma Sotterranea, fanno sapere dal Comune, procederà anche all’esplorazione dell’acquedotto sotterraneo del Centro Storico, il cui condotto è ostruito da frane e di cui non si conosce l’origine.