È venuto a mancare questa mattina presso l’ospedale Goretti di Latina, Antonio Caselli. Nato il 23 novembre 1927 a Villa Minozzo, in provincia di Reggio Emilia, all’età di 7 anni, al seguito della sua famiglia, giunse in terra pontina solo in parte bonificata, ancora sterile e marchiata dalla malaria.
Testimone diretto della politica ed economia rurale fascista attuata attraverso l’Opera Nazionale Combattenti, della gestione e del riscatto dei poderi ma anche del dramma della distruzione della Seconda Guerra Mondiale e, infine, della ricostruzione.
Cultore delle tradizioni, organizzò il 70esimo anniversario della trebbiatura nel suo podere, il 2120 tra Cisterna e Borgo Podgora, attivo partecipante del centro anziani e della comunità di Borgo Podgora, si sentiva partecipe non solo della propria storia familiare ma anche di una terra che prima non c’era.
In Colono della bonifica, scrisse le sue memorie nel libro “I ricordi di un pioniere” testo redatto insieme al giornalista Mauro Nasi.
Coinvolgente la sua carica di simpatia e la sua voglia di raccontare, nonostante abbia sempre portato nel cuore il dolore per le scomparse del primogenito Giancarlo e della moglie Euridice.
Lascia il figlio Enrico, la nuora, i nipoti e Ada. I funerali si terranno domani, 27 agosto, alle ore 15.30 nella parrocchia di Santa Maria di Sessano, Borgo Podgora.