Questa mattina a San Felice Circeo i volontari dell’Associazione Roma Sotterranea e dell’Associazione Asso (di archeologia subacquea) hanno effettuato un nuovo sopralluogo lungo il cunicolo dell’acquedotto sotterraneo del centro storico.
Dopo il primo tratto percorribile a piedi, si sono immersi nella parte rimasta intatta del percorso originario scavato nella roccia, seguendolo fino alla interruzione a circa 200 metri dall’imbocco. In quel punto si trova un grosso cumulo di terra compatta che impedisce l’accesso alla parte ancora del tutto inesplorata. Da quanto è stato possibile osservare, potrebbe trattarsi di una frana o del cedimento di un antico pozzo. Nel primo tratto del percorso si è proceduto a una attenta rilevazione della struttura dell’acquedotto e del suo esatto orientamento.
Con i dati acquisiti le Associazioni, in convenzione con il Comune, prepareranno ora un progetto d’intervento per esplorare il cunicolo fino alla sua origine, riuscendo anche a stabilirne con maggior precisione il periodo di costruzione.
Nel contempo, l’Amministrazione si augura di dare prima possibile l’avvio dei lavori per la messa in sicurezza e l’apertura al pubblico del primo tratto, già finanziate lo scorso anno, il cui progetto è stato redatto dall’architetto Maurizio Mastroianni.
“In tal modo – ha commentato il delegato Franco Domenichelli -, anche l’acquedotto sotterraneo entrerà a far parte del percorso turistico del centro storico, cui si unirà nelle prossime settimane anche la stanza dell’orologio della Torre dei Templari, il cui meccanismo settecentesco, ora sostituito con uno moderno e funzionante, sarà esposto al pubblico nel luogo in cui ha assolto la sua funzione per centinaia di anni”.