Latina, una città giovane che compie 87 anni nel segno delle diversità. Un valore aggiunto, caratterizzante, e che dà forza al suo futuro. Il sindaco Damiano Coletta, nel suo discorso di apertura alle celebrazioni del Natale della città, inaugurata il 18 dicembre 1932, davanti al monumento del Bonificatore ha sottolineato proprio la diversità attorno alla quale si è formata la comunità di Latina.
“Una città nata da uomini e donne provenienti da regioni diverse che sono riusciti a convivere rispettando le reciproche diversità, rimanendo legati alle proprie radici di origine che hanno poi gettato un seme su questa terra – ha detto – . Comunità friulane, venete, emiliane da cui poi sono nate le nuove generazioni pontine. Quindi l’accettazione delle diversità è stato un elemento di coesione necessario per la crescita e lo sviluppo della città di Latina”.
L’excursus del sindaco passa attraverso il campo profughi, “una ulteriore commistione tra popoli diversi”, ricorda gli anni del boom economico e quelli in cui si è iniziato “a perdere la centralità della persona in rapporto al bene comune, così come era stato sancito dalla Costituzione”. Ma alla fine tracciando un possibile cammino futuro, il sindaco ha detto: “Farlo insieme, con lo stesso orgoglio pur nella diversità di opinione, è ancora più bello. Buon compleanno Latina!” (qui il discorso integrale).