Questa notte il consiglio regionale del Lazio ha approvato il Documento di economia e finanza 2016 (Defr), per il triennio 2016 – 2018 inserendovi al Roma-Latina. Un passaggio atteso di cui dà notizia il consigliere regionale di Forza Italia Pino Simeone. “Un documento – scrive – su cui abbiamo lavorato con impegno ed attenzione per cercare di colmare le numerose lacune che lo caratterizzavano. In questo contesto siamo riusciti, grazie alla condivisione e alla battaglia comune portata avanti in aula, a far inserire nel Defr la realizzazione della Roma – Latina. Un’opera su cui la maggioranza di centrosinistra si è completamente spaccata ma che ha visto da parte dell’opposizione, fatta eccezione per i grillini, un’azione coesa e condivisa radicata nella consapevolezza che si tratta di un’opera strategica e determinante per lo sviluppo economico ed infrastrutturale del Lazio e della provincia di Latina. Per questa ragione ringrazio il vice presidente del consiglio regionale, Storace, il capogruppo di Forza Italia, Aurigemma, e tutti i colleghi consiglieri, Fichera, Di Paolantonio, Malcotti, Sbardella per aver combattuto affinchè questo progetto non fosse dimenticato”.
Le critiche a Zingaretti. “Mi spiace dover constatare – scrive Simeone – che il presidente Zingaretti non abbia ritenuto importante partecipare ai lavori del consiglio su un atto che contiene gli indirizzi programmatici, i progetti ed i settori prioritari su cui si costruisce il bilancio della Regione. Dispiace non aver avuto il presidente quale interlocutore su un tema fondamentale come quello della dotazione infrastrutturale del Lazio su cui si innesta il futuro, economico ed occupazionale, delle comunità che rappresentiamo. Ma non possiamo che ritenerci soddisfatti per il risultato ottenuto perché rappresenta un altro tassello per impegnare Zingaretti a mettere in atto tutte le azioni necessarie a superare questa fase di impasse che sta bloccando l’aggiudicazione definitiva dei lavori. A chiudere, una volta per sempre questo rimpallo di responsabilità tra Ministero e Regione che sta solo allungando i tempi e mettendo a rischio, incomprensibilmente, le risorse già assegnate dal Cipe. Oggi l’imperativo deve essere quello di dotare il Lazio di collegamenti funzionali ed infrastrutturali, di cui il corridoio intermodale Roma – Latina e la Cisterna Valmontone rappresentano il fulcro, capaci di traghettare le imprese ed i cittadini oltre i confini di un isolamento forzato che sta inaridendo il tessuto produttivo locale, penalizzando le aziende, mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini. Un’opera che, insieme al cosiddetto asse ferroviario Tirreno – Adriatico e alla Pedemontana di Formia, che grazie ai nostri emendamenti sono stati inseriti nel Defr 2016, potrà dare nuovo ossigeno ai nostri territori e collocarli in modo competitivo sul mercato nazionale ed internazionale”.