La ruggine di Procaccini sembra aver saldato una nuova alleanza. Sulle passerelle per i portatori di handicap sfila la polemica del botta e risposta, sul monumento ad Aldo Moro resta la vergogna di un’opera indegna. I lavori pubblici dell’ultima stagione amministrativa di Terracina, completati – si fa per dire – durante i primi giorni della gestione commissariale, da mesi ricevono critiche a più non posso per l’utilizzo di acciaio corten evidentemente poco gradito a residenti e turisti che si aspettavano ben altra cosa che sporcarsi di rosso ruggine durante le passeggiate al lido e sul lungomare Circe. Dall’inizio dell’estate sull’argomento si è detto di tutto e di più, mentre l’ex sindaco Nicola Procaccini ha provato a più riprese a difendere le scelte effettuate per la riqualificazione del lungomare, pista ciclabile compresa. Ci ha provato anche nei giorni scorsi con un nuovo post pubblicato su Facebook. La replica al suo contenuto arriva doppia e in forma ufficiale, con un comunicato stampa firmato dall’ex consigliere comunale Vittorio Marzullo, ex esponente Sel, e da uno dei più attivisti di “Anno zero”, meetup a cinque stelle, Enzo Bizzarri. Come mai? La risposta è scritta all’interno della nota. Ad entrambi Procaccini avrebbe attribuito frasi mai dette sulle passerelle e più in generale sulle opere del lungomare. Tirati in ballo, Marzullo e Bizzarri si sarebbero visti costretti a replicare insieme. La “strana” coppia è in cerca forse di un’alleanza politica. Il meetup scomodo sta facendo manovre? Per ora ci accontentiamo di leggere il “documento” congiunto, considerato dai sottoscrittori “una legittima risposta alle farneticazioni dell’ex sindaco Procaccini”.
Centinaia di ciclisti, un’allucinazione
Nei giorni scorsi – scrivono i due – abbiamo letto un resoconto giornalistico che riprendeva da Facebook alcune considerazioni del Dott. Nicola Procaccini fatte percorrendo la pista ciclabile insieme a “centinaia” di suoi concittadini. Ma chiunque sia realmente cittadino di Terracina e frequenti il Viale Circe sa che le centinaia di ciclisti citati sono solo frutto di un’allucinazione del nostro ex Sindaco. Allucinazione non attribuibile neanche al sole, visto che siamo a Dicembre, e quindi semplice tentativo, goffo e strampalato, di far credere alle persone di vivere su un altro pianeta. Una sola cosa si può affermare con certezza e cioè che la pista ciclabile abbia, in realtà, una funzione polivalente quando, in presenza di piogge, si trasforma in pista per lo sci acquatico, con grossi rischi per l’incolumità di chi la percorre che è così costretto ad evitarla.
L’acciaio corten non fa ruggine
Il suddetto ha affermato, inoltre, che le discese al mare per i disabili sono state realizzate in acciaio. Bene, solo chi non frequenta tali luoghi o parla a vanvera e senza cognizione di causa può fare certe affermazioni: basta guardare le foto di seguito allegate per rendersi conto di quanto già, ad oggi, ovvero a pochi mesi dalla loro realizzazione, la ruggine stia già facendo giustizia del presunto acciaio citato dall’ex Sindaco. Le nostre poche conoscenze in materia di metalli ci consentono però di affermare con certezza che l’acciaio corten, opportunamente stabilizzato, non dovrebbe creare tali problemi. Come spiega allora, Procaccini, tale fenomeno? Come mai l’acciaio a Terracina arrugginisce macchiando fortemente il travertino sottostante?
Un cumulo di ferraglia costata 400mila euro
Semmai una cosa va ricordata: il tutto diverrà presto un cumulo di ferraglia arrugginita, costata quasi 400.000,00 euro alle tasche del contribuente cittadino. L’ex Sindaco ha enfatizzato anche il fatto che quelle discese sono state realizzate per consentire ai disabili di raggiungere l’arenile. Non si è posto, però, una domanda importante: visto che quelle spiagge non sono attrezzate per accoglierlo, il disabile con problemi di deambulazione, una volta raggiunto l’arenile con la sua carrozzella, dove dovrebbe andare?
Predica bene e razzola male
Perché il prode difensore dei disabili non spiega ai cittadini terracinesi come mai è stato denunciato, quando era ancora Sindaco, proprio da un disabile per il mancato abbattimento delle barriere architettoniche, dopo ripetute sollecitazioni e diffide rimaste inascoltate? Barriere architettoniche che precludono l’accesso al cimitero per poter pregare sulla tomba dei propri cari, agli uffici comunali, al Tempio di Giove, a Piazza Municipio, ecc…
Le nostre polemiche di buonsenso
Sempre nelle stesse dichiarazioni, è passato all’attacco personale, attribuendo a Vittorio Marzullo e ad Enzo Bizzarri, sottoscrittori del presente comunicato, affermazioni mai fatte dal primo, in quanto sulla questione è intervenuto solo il suo ex partito, né dal secondo. L’uno conferma e ribadisce tutte le obiezioni fatte a suo tempo e l’inutilità di realizzare delle discese a mare con gettate di cemento per reggere una struttura pesante ed elefantiaca, esagerata rispetto alla necessità. L’altro, Enzo Bizzarri, recitava testualmente “ colata di cemento e ferro, badate bene, ferro e non acciaio, struttura molto invasiva, si poteva ottenere lo stesso risultato con opere più leggere e molto meno costose”. Aggiungendo ora che, a suo parere, tutte le opere che sarebbero state realizzate e vantate dal Procaccini, potrebbero essere egualmente contestate per la loro incompiutezza, non economicità e mancata funzionalità. Come vede, Dott. Procaccini, le nostre sono polemiche sì, ma dettate dal semplice buon senso, quello che è mancato a lei nell’amministrare la nostra città. Lo stesso buon senso che le avrebbe suggerito, invece, di valutare l’opportunità di realizzare strutture più leggere, meno invasive dal punto di vista ambientale, migliore per le loro finalità e, soprattutto, meno costose. Nello specifico delle discese a mare, non vi era la necessità di costruire una struttura da autostrada, perché a mare devono scendere semplicemente delle carrozzine per diversamente abili, non dei carri armati.
A casa sua userebbe gli stessi materiali?
Ci consenta, Dott. Procaccini, di estendere un attimo la “polemica”, visto che ci ha chiamati personalmente in causa: lei ha massacrato il luogo più bello della passeggiata estiva di terracinesi e turisti. Lei, inoltre, ha proceduto alla ristrutturazione dell’ex piazzale Lido, ora piazza A. Moro, con dei materiali che sono a dir poco di pessima qualità: la pavimentazione è uno schifo unico, tutta nera e bucherellata; i materiali usati stanno colando ruggine ovunque (vedere foto allegate); la scritta su quello che sembra essere un muro di Berlino in miniatura è, oltre che errata, anche illeggibile per la ruggine che la ricopre. Le porgiamo infine una sola domanda: per ristrutturare casa sua utilizzerebbe gli stessi materiali? Lei ci risponderà sicuramente che i lavori non sono ancora terminati. Bene, faccia un favore alla collettività, chieda di fermarli, ci farebbe risparmiare altre spese inutili.