Se per il candidato sindaco di Terracina Alessandro Di Tommaso il reparto Ortopedia del Fiorini è a rischio per la mancata attuazione dell’Atto aziendale, per l’ex consigliere comunale Valerio Golfieri il problema sarebbe da attribuire proprio al medesimo atto.
Atto aziendale, il vero male
“Di Tommaso – attacca l’esponente del partito democratico – dimentica che i problemi che vengono creati al nostro Ospedale partono da lì, dalle previsioni che in quel documento sciagurato sono contenute, dalla visione della politica sanitaria che hanno Zingaretti ed il Pd, dalla assoluta mancanza di volontà di prestare ascolto alle istanze (ed alle proteste) che dal territorio si sono levate per mesi e mesi quando l’Atto Aziendale vide luce. Ricorderà l’ex consigliere Di Tommaso che lui ed il suo partito difesero a spada tratta l’Atto Aziendale e che quando il sottoscritto faceva notare che declassificare il reparto di ortopedia da Unità Operativa Complessa ad Unità Operativa Semplice Distrettuale avrebbe portato non solo alla perdita della figura di un Primario, ma alla perdita di un servizio, mi rispose che la visione della politica sanitaria mia e del mio Partito erano antiquate, che il futuro apparteneva ai Distretti e che l’Ospedale di Terracina doveva essere considerato uno dei due ‘stabilimenti’ che componevano il Presidio Ospedaliero di Centro. Bene , questo è il risultato della visione moderna di Zingaretti e del Pd. La posizione che ho espresso come rappresentante del Partito Repubblicano Italiano nel Consiglio Comunale di Terracina, era, e rimane, semplice: si deve ragionare in termini di posizione strategica dell’Ospedale e di implementazione di un servizio che deve essere fornito ad una utenza che ,già numerosa, durante il periodo estivo arriva a superare le 200.000 unità”.
Penalizzati per colpa di Roma
Per il repubblicano l’ospedale di Terracina “deve continuare ad essere punto di riferimento per i terracinesi e per gli abitanti delle zone circostanti e vedere riattivati tutti i servizi che progressivamente sono stati soppressi”. In che modo? Golfieri è drastico: rimuovere le previsioni dell’atto aziendale. “L’Atto Aziendale – afferma – è stato concepito per effettuare sul territorio più tagli possibili e portando il cuore dell’offerta sanitaria a Roma, facendo pagare alla Provincia di Latina (e particolarmente al nostro comprensorio) una parte del risanamento economico della sanità Romana. Dietro le belle parole con le quali si ammantano le decisioni politiche, spacciando per modernità ciò che modernità non è, la realtà che si tenta di nascondere è un’altra : servono i soldi per la sanità romana, la Regione i soldi non li ha, non vuole modificare questa impostazione e quindi cerca i soldi dai territori, tagliando tutto il tagliabile, compreso il diritto di avere un’ assistenza sanitaria decente da parte dei cittadini”.