Giovanni Acampora è il nuovo presidente della Confcommercio di Latina e si insedia al posto di Vincenzo Zottola, figura storica per l’associazione di imprese che è stata sotto la sua gestione per più di venti anni. Il passaggio di consegne è avvenuto nell’assemblea dei soci delle Ascom e dei sindacati provinciali di Confcommercio e dopo l’elezione all’unanimità attraverso un voto condiviso nell’ottica del rinnovamento ma anche nel rispetto della continuità con il passato.
La presentazione. Lo ha spiegato il neopresidente in una conferenza stampa con il direttore Di Cecca e il vicepresidente Di Cocco in cui ha chiarito la linea che sarà espressa e i progetti futuri, una strategia nuova basata su economicità, innovazione e semplificazione con un occhio a tutti i territori: “I nostri rappresentanti restano tali fino al termine del mandato. La linea politica viene confermata se non per alcuni correttivi di cui ci sarà traccia già nel bilancio previsionale. C’è in campo un progetto di riordino, Latina è la seconda realtà di Confcommercio dopo Roma, viviamo una situazione di crisi e c’è molto da fare. La crisi economica di questi anni ha riposizionato al centro e in modo strategico l’associazionismo imprenditoriale e Confcommercio provincia di Latina non poteva non cogliere la necessità di configurarsi ancor di più come strumento di supporto, assistenza e promozione per le imprese aderenti: innovare e progettare saranno i nostri compiti prioritari nei prossimi anni, mi impegno ad essere un attento interprete dei variegati modi di operare e bisogni di una realtà complessa”.
Le tre macroaree. Acampora è imprenditore formiano e dirigente di Confcommercio con una significativa esperienza a livello nazionale, sa che tra i problemi imputati al suo predecessore c’è l’eccessiva predilezione per il sudpontino. “Ogni zona di questa provincia ha le sue particolarità commerciali. Sarò il presidente di tutte le realtà. Abbiamo previsto una riorganizzazione già da gennaio. Abbiamo diviso questa provincia in tre macro aree che saranno collegate tra di loro: abbiamo la sede di Latina co Aprilia, Cisterna e i Monti Lepini, un’altra la individueremo nella zona centrale, a Terracina e Fondi e un’altra nel golfo di Gaeta. Ciò non significa che non valuteremo modelli organizzativi diversi, pensiamo ad esempio alle isole ponziane che hanno interessi specifici e peculiari”. Acampora sottolinea che il contributo delle amministrazioni sarà fondamentale: “Serve un rapporto sinergico, anche di tipo sindacale più intransigente. Lavoreremo anche sulla possibilità di avere nuove sedi nelle città per offrire servizi alle imprese”. Sui problemi del commercio di Latina Acampora dice di aver dato carta bianca al presidente di Ascom Latina Galante: “Io amo condividere con tutti le scelte strategiche, figuriamoci se non condvido le scelte di Galante, so che per il commercio di Latina e per la ztl sono state fatte delle scelte, loro sono assolutamente autonomi e godono del nostro sostegno, un principio costituente della nostra associazione”. Poi la dichiarazione di intenti: “Si apre un modo, da parte della dirigenza c’è tanta voglia di fare. Raggiungeremo tutti gli obiettivi, occorrerà un grande sforzo ma ci crediamo”.