Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Latina boccia senza possibilità di appello il nuovo regolamento dell’Avvocatura comunale varato il mese scorso dalla giunta di Damiano Coletta: “E’ in contrasto con la vigente legge forense”.
Sotto accusa due delibere dell’esecutivo del sindaco di Latina, la 110/2019 in cui viene definita la bozza del nuovo regolamento da sottoporre alla delegazione trattante prima dell’invio in Consiglio per l’approvazione definitiva e la 129/2019 per l’autorizzazione alla delegazione trattante di parte pubblica del personale non dirigente alla sottoscrizione definitiva del contratto integrativo decentrato, stralcio del personale non dirigente, inerente alla proposta di Regolamento dell’Avvocatura Comunale in merito agli articoli di
disciplina dei compensi professionali del personale togato.
Del nuovo regolamento dell’Avvocatura comunale di Latina ci siamo occupati più volte per via dello sdoganamento del ricorso ad incarichi legali esterni con l’introduzione dell’articolo 4. Una novità che non è piaciuta al sindacato Fp-Cgil che, nell’immediatezza dell’approvazione della delibera 110, ha subito sottolineato in rosso anche le previsioni riguardanti l’accesso agli atti. Simili obiezioni sono state riproposte qualche giorno dopo dall’Unaep (Unione nazionale avvocati enti pubblici), mostrando viva preoccupazione per le disposizioni contenute nel nuovo regolamento approvato dalla giunta comunale.
L’altro ieri il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Latina, presieduto da Giovanni Lauretti, si è riunito, esaminando le due delibere dell’esecutivo del sindaco Coletta e condividendo i rilievi mossi dall’Unaep in tema di indipendenza ed autonomia e di diritto di accesso e riservatezza. Gli avvocati hanno ritenuto che le previsioni contenute nel nuovo regolamento dell’Avvocatura comunale siano in contrasto con la vigente legge forense (241/2012) con particolare riguardo allo status giuridico ed economico degli avvocati degli enti pubblici iscritti nell’elenco speciale annesso all’Albo. Il Coniglio dell’Ordine degli Avvocati di Latina ha rilevato “che il venir meno dei requisiti e principi da intendersi quali valori fondamentali e quindi inderogabili della professione forense priverebbe l’iscritto di requisiti essenziali che giustificano l’iscrizione nell’elenco speciale, con conseguente impossibilità del permanere dell’iscrizione”. Insomma, oltre la beffa il danno per gli avvocati del Comune di Latina qualora il regolamento, così com’è, diventasse esecutivo.
Sullo spinoso argomento era intervenuta il 24 aprile scorso la consigliera comunale Matilde Celentano, presidente della commissione Trasparenza, mostrando perplessità sull’operato della giunta.