C’è una nuova querelle che albeggia sulla complessa vicenda dell’annullamento della gara per il servizio di igiene urbana di Latina e la conseguente costituzione dell’azienda speciale Abc. La De Vizia Transfer spa ha presentato ricorso per revocazione avverso la sentenza del Consiglio di Stato del 14 marzo scorso. Ricorso notificato al Comune già un paio di settimane fa.
Per comprendere il senso di questa nuova iniziativa occorre riavvolgere il nastro.
Il fatto
La gara europea indetta nel 2016, per l’affidamento del servizio rifiuti nel capoluogo pontino, era stata sospesa dal Comune alla scadenza del termine fissato per la presentazione delle offerte, quando la De Vizia Transfer e la Sangalli avevano già risposto al bando. La gara, del valore di circa 120 milioni di euro, sarà annullata, con determinazione del servizio Gare e contratti del Comune di Latina del 13 luglio 2017, quasi un anno dopo dallo stand-by imposto dalla sospensione.
Il Tar
La De Vizia Transfer ha atteso la costituzione dell’azienda speciale Abc per presentare ricorso al Tar, impugnando la delibera di Consiglio comunale dell’8 agosto 2017 avente ad oggetto gli atti costitutivi dell’azienda speciale, la determinazione di annullamento della gara, l’approvazione dello schema del contratto di servizio deliberato dalla giunta il 28 dicembre 2017, chiedendone l’annullamento, e il contratto medesimo stipulato il 31 dicembre 2017, per la declaratoria di inefficacia. Con sentenza del 2 luglio 2018 il Tar dichiara inammissibile il ricorso della De Vizia Transfer.
Il Consiglio di Stato
La De Vizia Transfer ha poi presentato ricorso al Consiglio di Stato per la riforma della sentenza del Tar del 2 luglio 2018. Il Consiglio di Stato il 14 marzo 2019, con sentenza, ha accolto parzialmente il ricorso della società, dichiarando illegittimo il procedimento di annullamento della gara, conclusosi con la determinazione del 13 luglio 2017 del servizio Gare e contratti del Comune di Latina. Nullo l’atto sul quale è stata costituita l’azienda speciale Abc a cui la municipalità ha affidato il servizio di igiene urbana sottraendolo al mercato.
E torniamo alla nuova iniziativa della De Vizia Transfer
La revocazione della sentenza del Consiglio di Stato
Con il nuovo ricorso per revocazione, avverso la sentenza del Consiglio di Stato del 14 marzo scorso, la De Vizia Transfer sembra aver preso una strada in salita. Si tratta di un’impugnazione del processo amministrativo concessa solo in determinati casi. La giurisprudenza è concorde nel ritenere ammissibile la revocazione quando non ci si limiti alla mera richiesta di revocazione (iudicium rescindens) ma si formulino specifiche richieste in ordine alla decisione di merito della controversia (iudicium rescissorium), evidenziano la necessità di una intellegibile indicazione.
Le doglianze della De Vizia Transfer, che sia pure parzialmente ha avuto ragione dal Consiglio di Stato, sarebbero rappresentate dal fatto che né prima (nella sentenza del Tar che ha dichiarato il ricorso inammissibile) né dopo (nella sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato espressamente illegittimo il “solo” annullamento della gara rifiuti) all’interno dell’intero procedimento di giustizia amministrativa non si sia mai entrati nel merito delle tante eccezioni eccepite.
Passi il fatto che ciò non sia avvenuto in sede di Tar: essendo stato dichiarato inammissibile il ricorso, non avrebbe avuto senso andare oltre ed entrare nel cuore della vicenda. Insoluto, solo per citare un esempio, il quesito sulla legittimità dell’operazione Abc alla luce del decreto Madia. L’inammissibilità del ricorso – si leggeva in sentenza – poggia sull’assenza di un interesse qualificato. E ancora: “L’inammissibilità del ricorso travolge i motivi aggiunti, con assorbimento delle eccezioni non esaminate…”
Ma al passaggio successivo, nel momento il cui il Consiglio di Stato ha riconosciuto legittimo l’interesse della De Vizia Trasfer (in riforma alla sentenza del Tar del 2 luglio 2018) perché si è passato sotto la lente soltanto il primo atto (la determinazione dell’annullamento della gara) senza stabilire la legittimità o meno degli altri atti conseguenti? Ecco, ruoterebbe proprio attorno a questo punto interrogativo la motivazione della richiesta di revocazione da parte della spa.
Intanto in Comune…
L’esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato
L’amministrazione comunale ha inteso eseguire la sentenza del Consiglio di Stato del 14 marzo 2019 seguendo il parere legale fornito dagli avvocati dell’azienda speciale Abc, ovvero di rimuovere il vizio rappresentato dalla mancata comunicazione ai partecipanti la gara dell’annullamento della stessa. Il 3 aprile 2019 il servizio Gare e contratti del Comune di Latina ha avviato l’annullamento della gara indetta nel 2016, notificando l’atto alle parti interessate concedendo loro il termine di 15 giorni per eventuali osservazioni. Il termine è scaduto il 18 aprile. Il nuovo annullamento della gara dovrebbe concludersi il prossimo 3 maggio. Non è escluso che la De Vizia torni nuovamente all’attacco.