E’ stato inaugurato ieri, contestualmente alla giornata ecologica organizzata per liberare la spiaggia dalla plastica, il centro di raccolta rifiuti di via Massaro. Un impianto del Comune di Latina disattivato da tempo e che ora tornerà utile alle utenze domestiche ma soprattutto all’obiettivo di mantenere la città più pulita, perché nel sito si potranno conferire gratuitamente – oltre a tutto ciò che è differenziabile – frigoriferi, lavatrici, scaldabagni, condizionatori, tv, monitor, computer, materassi, rifiuti ingombranti, rottami ferrosi, oli esausti, vernici, residui di cantiere. Il centro di raccolta di via Massaro va ad aggiungersi all’isola ecologica di via Bassianese, in funzione presso la sede di Abc, e alle isole ecologiche itineranti che l’azienda speciale ha organizzato dallo scorso anno. Ora non ci sono più scusanti per abbandonare i rifiuti ingombranti accanto ai cassonetti della raccolta dei rifiuti solidi urbani o peggio ancora in altri angoli della città.
Il centro di via Massaro sarà operativo il martedì, il giovedì e il sabato, dalle 9 alle 13. E dal primo giugno al 30 settembre sarà aperto dal lunedì alla domenica dalle 8 alle 12.
L’organizzazione del servizio presso l’impianto di via Massaro rappresenta senza ombra di dubbio una buona iniziativa per avviare la città alla raccolta differenziata spinta, quel cambio di passo che si attende da troppi anni e che non ha avuto ancora seguito con la gestione del servizio di igiene urbana affidato il primo gennaio 2018 all’Abc. Ma come spesso succede in tema di azienda speciale, emergono opacità nel percorso scelto dall’amministrazione comunale.
Nella determina del servizio Ambiente, datata 3 aprile 2019, per l’autorizzazione del servizio in via Massaro e per l’affidamento dello stesso all’Abc si scopre che per il costo, previsto nel Pef 2019, seguirà un perfezionamento dell’impegno “assunto successivamente con specifico atto determinativo”. Al momento vengono prenotati 112.696,95 euro, corrispondenti a 9 mesi di servizio in considerazione dell’esigibilità della somma. Un passaggio poco chiaro. Cosa significa?
Con la stessa determinazione, il dirigente del servizio Ambiente Giuseppe Bondì stabilisce che “che l’importo dei costi di gestione del centro di raccolta in questione ed il valore stimato del mancato canone di locazione annuale dell’immobile comunale (per effetto della concessione in comodato del bene), saranno determinati con successivo provvedimento, in contraddittorio con l’Azienda per i beni comuni, sulla base dei dati forniti dalla stessa, e in conformità alle valutazioni rese al riguardo, per gli aspetti di rispettiva competenza, dal Servizio Decoro e dai Direttori dell’esecuzione del contratto”. Torna quindi il concetto che il costo di gestione del centro di raccolta di via Massaro sarà determinato con successivo provvedimento così come il valore del comodato d’uso dell’impianto da parte del Comune in favore dell’Abc. Nel Pef, fresco di approvazione da parte del Consiglio comunale, si è forse previsto il servizio senza quantificare il costo?
Proprio sui costi di via Massaro ci torna alla mente la relazione dell’ex dirigente del servizio Ambiente Sergio Capucci che, ad agosto 2018, poco prima di lasciare il Comune di Latina e tornare all’Enea scrisse al segretario generale Rosa Iovinella riferendo che la determina per l’affidamento del servizio era stata predisposta già a giugno, ma che non aveva avuto seguito poiché l’Abc non aveva fornito i costi di gestione, sostenendo che non fosse tenuta a farlo. “La richiesta, non evasa – aveva scritto Cappucci -, è stata fonte di significativi disagi (di immagine ed economici), riconducibili unicamente alla decisione del CdA – non del Direttore Generale di ABC – che nella seduta con i revisori del 25 giugno 2018 ha dichiarato di non voler specificare i costi di gestione del centro”. A distanza di quasi un anno il servizio Ambiente si è ritrovato nelle stesse condizioni? E “costretto” ad affidare il servizio in attesa di una quantificazione del costo come ripetuto in più punti della determinazione?