Salvatore Antoci, consigliere comunale “ribelle” di Latina Bene Comune, ha richiesto ieri la convocazione della commissione Trasparenza con all’ordine del giorno la mancanza di risposta sistematica alle sue istanze, segnalazioni e accessi agli atti, chiedendo la convocazione di sindaco (Damiano Coletta), assessore alla legalità (Paola Briganti) e segretaria generale (Rosa Iovinella).
Alla richiesta di convocazione della commissione Trasparenza ha allegato ben 13 documenti che rappresentano alcune delle istanze “che non hanno mai ricevuto risposta”.
La notizia è stata diffusa attraverso Facebook con un post pubblicato sulla pagina del consigliere Antoci recante foto dell’istanza protocollata ieri in Comune, indirizzata al presidente del Consiglio comunale Massimiliano Colazingari e alla presidente della commissione Trasparenza Matilde Celentano che tuttavia, fino alle 14 di oggi, non l’ha ricevuta. Solo un ritardo “istituzionale” o c’è la volontà di insabbiare l’istanza? Lo sapremo a breve…
La non risposta alle istanze e richieste di accesso agli atti è questione che ha riguardato non pochi consiglieri di opposizione. Antoci, consigliere di maggioranza, ha più volte lamentato fuori dalle sedi istituzionali la stessa faccenda. La richiesta formale di una convocazione ad hoc della commissione Trasparenza, sintomo di una pazienza arrivata al limite, lascia presagire un’altra burrasca in Latina Bene Comune. Antoci ha chiesto un confronto diretto, in sede di commissione, con i vertici di palazzo, sindaco, vice sindaco e segretario generale.
“Non avrei potuto saper dire di meglio sulla mancanza di trasparenza dell’amministrazione Coletta di quanto ha saputo dire oggi il consigliere di maggioranza Salvatore Antoci – ha commentato il capogruppo di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini -. Ad Antoci va riconosciuta coerenza ed onestà intellettuale cosa che fa difetto all’attuale Giunta, sono due anni e mezzo che solleviamo i rilievi che oggi il consigliere Antoci palesa, l’Amministrazione Coletta che si è riempita la bocca di trasparenza e legalità è opaca anche per chi ne fa parte. E’ opaca con se stessa, con le opposizioni e con la città intera, si prende in giro da sola.
Oggi Antoci fa emergere una verità che per mesi il Sindaco e i suoi accoliti hanno mimetizzato dietro parole altisonanti quanto inutili constatando che la giunta Coletta opera su due livelli, quello delle belle parole e dei proclami, e quello dei fatti. Che non coincidono mai”.