“Sono assessore da gennaio; si trattava di una pratica giacente; c’era il parere degli uffici e mancava solo la firma del dirigente”. Ha esordito così, questa mattina in sede di question time, l’assessore all’urbanistica del Comune di Latina, Francesco Castaldo, in risposta all’interrogazione presentata dalla consigliera Nicoletta Zuliani relativa al permesso a costruire rilasciato il 10 maggio 2018 alla società Torre La Felce per la realizzazione di un parcheggio interrato in viale Nervi su un’area comunale a destinazione verde pubblico. La consigliera, nel sottolineare la “particolarità” del caso della sanatoria rilasciata a Torre La Felce per la realizzazione del cinema Oxer al posto dei parcheggi per il palazzo di vetro subordinata alla realizzazione futura di altri parcheggi su terreno a verde pubblico di proprietà del Comune, ha chiesto come mai la concessione trentennale dell’area al privato – alla base del permesso a costruire – sia avvenuta senza l’ok del Consiglio comunale. Forse si tratta di un terreno che non rientra più tra i beni indisponibili? Dove sta l’utilità pubblica di questo progetto? Come sarà compensato il fabbisogno attuale dei parcheggi gratuiti (l’area in questione al momento è utilizzata come libero parcheggio) una volta che saranno realizzati quelli interrati? Queste le principali domante poste dalla consigliera del Partito democratico alla giunta di Damiano Coletta. E ancora. Le sale cinematografiche sotto il palazzo di vetro hanno i requisiti igienico-sanitari? E’ stata verificata la polizza fideiussoria? Sono stati trasmessi gli atti alla Procura della Repubblica come chiesto dall’ex segretario comunale Pasquale Incarnato? Che cos’è questo progetto un project financing? E in questo caso è stata fatta una gara?
Domande precise quelle della consigliera rivolte all’amministrazione comunale attraverso lo strumento dell’interrogazione. L’assessore Castaldo, a cui è stata affidata la risposta, ha detto che non poteva fare altro che leggere le premesse della concessione edilizia rilasciata trattandosi di una pratica giacente portata a termine per evitare un ulteriore contenzioso con il richiedente. Richiedente a cui è stata data la concessione del bene della durata trentennale “per rientrare dell’investimento necessario – le parole di Castaldo – alla realizzazione del parcheggio”.
La consigliera Zuliani si è dichiarata totalmente insoddisfatta della risposta fornita dall’assessore Castaldo: “Ho chiesto di sapere se era regolare che l’affidamento dell’area comunale a un privato per la durata di 30 anni fosse concesso senza passaggio in Consiglio comunale. Non ho avuto risposta. Ho chiesto se fosse stata verificata la polizza fideiussoria. Non ho avuto risposta. Ho chiesto se gli atti siano stato trasmessi alla Procura. Non è stato verificato. Ho chiesto quale fosse l’utilità pubblica di questo progetto. L’assessore ha detto che bisognava dare la possibilità all’imprenditore di recuperare le spese”. Zuliani ha concluso il suo intervento auspicando un parere del segretario generale sulla legittimità del permesso a costruire rilasciato il 10 maggio scorso.