Tutti in libertà, anzi no. I 15 indagati dell’inchiesta Alba Pontina restano in parte in carcere e in parte ai domiciliari. Dopo la clamorosa decisione del Tribunale del Riesame che nel pomeriggio di ieri ha annullato l’ordinanza cautelare del Gip Antonella Minunni per mancanza di valutazione autonoma rispetto alla richiesta dei Pm in ordine ai reati contestati che vanno dall’estorsione al traffico di sostanze stupefacenti all’associazione mafiosa a carico dei componenti del clan Di Silvio, gli stessi Pm della Dda di Roma hanno formulato una nuova istanza e in tempi record il Gip ha firmato una nuova ordinanza di custodia cautelare già notificata non ancora rimessi in libertà.
A notificare il nuovo provvedimento sono stati gli uomini delle squadre Mobili di Latina e Roma e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato. L’impianto accusatorio rimane identico e va dall’associazione di stampo mafioso all’estorsione fino al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. Rimangono valide anche le imputazioni per la fittizia intestazione di beni e riciclaggio.