Centosettantasei posti auto da realizzarsi all’interno di una superficie coperta di 6.000 metri quadrati, per un volume interrato di 18.800 metri cubi, con sovrastante area verde attrezzata su terreno di proprietà del Comune di Latina, tra viale Nervi e via Mazzocchi Alemanni. Il permesso a costruire è stato rilasciato il 10 maggio 2018 dal dirigente del servizio Governo e gestione del territorio, l’architetto Paolo Ferraro. Si tratta di un’autorizzazione che lascia molte perplessità insite nell’iter avviato sulla base della convenzione stipulata tra la società Torre La Felce e il Comune di Latina e del rilascio di una sanatoria condizionata alla realizzazione del parcheggio per le sale del cinema Oxer realizzate a tamponatura dei parcheggi di uso pubblico previsti per il palazzo di vetro.
A poco più di un mese dal rilascio del permesso a costruire, la consigliera comunale di opposizione Nicoletta Zuliani, in quota al Partito democratico, ha posto il caso al centro di un’interrogazione indirizzata al sindaco Damiano Coletta e all’assessore all’Urbanistica Francesco Castaldo.
L’esponente di minoranza mette in rilievo che l’area oggetto della convenzione tra il Comune e la società Torre La Felce, di proprietà comunale a destinazione verde pubblico viene concessa per trent’anni in diritto di usufrutto per la costruzione del parcheggio interrato a pagamento. La consigliera rileva che negli atti non si evince alcun passaggio in Consiglio comunale in difformità a quanto previsto dall’articolo 42 del Testo unico degli enti locali. Nella sua ricostruzione, Zuliani cita una delibera di giunta 2008 con all’oggetto la concessione in uso di area di proprietà comunale e di una sola delibera di Consiglio riguardante lo schema di convenzione per la concessione, senza alcun riferimento né della durata né dell’area specifica, e quindi non la concessione medesima. Tra i rilievi della consigliera l’utilità pubblica di tutta questa operazione. L’interesse pubblico – spiega – è alla base della convenzione. Ma dov’è? Il parcheggio che si vuole realizzare è a pagamento ed andrà ad occupare gli spazi utilizzati attualmente, gratuitamente, dai clienti del centro commerciale, sprovvisto per effetto dell’occupazione dei seminterrati dalle sale cinematografiche. Sono otto in tutto i quesiti posti dalla consigliere al sindaco Coletta e all’assessore al ramo. Li riportiamo integralmente di seguito.
- Come è possibile concedere un’area pubblica destinata a verde per 30 anni in usufrutto ad un privato senza un atto di Consiglio?
- Si può considerare «pubblico interesse» la costruzione di un parcheggio a pagamento in un’area che attualmente è utilizzata come parcheggio libero dai clienti del centro commerciale?
- Come si compensa alla carenza di parcheggi liberi una volta costruito (o nei due anni previsti per la costruzione) il parcheggio interrato, visto che i 171 posti saranno destinati unicamente in locazione ai residenti o agli operatori del quartiere di pertinenza?
- E’ possibile secondo la normativa concedere in usufrutto ad un privato un bene pubblico per sanare un abuso commesso dallo stesso privato?
- Sono stati trasmessi gli atti alla Procura della Repubblica come da indicazione dell’allora Segretario Generale Incarnato come da nota nr.35381 del 16/03/2016?
- Se l’opera è considerata di pubblica utilità, perché non è presente nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche?
- Se l’opera è configurabile come un Progetto di Finanza, con quale procedura ad evidenza pubblica è stato scelto il concessionario?
- Dov’è l’utilità per la collettività?Zuliani a completamento richieste, contenute nell’interrogazione consiliare, rispetto alla questione parcheggio interrato di viale Nervi, ha inviato una richiesta di verifica della legittimità dell’intero procedimento alla segretaria generale nonché responsabile della trasparenza e anticorruzione, Rosa Iovinella.