“Pontina come un groviera. Quella che doveva essere una strada è ridotta peggio di una mulattiera segnata da centinaia di buche. Decine di incidenti al giorno. Auto con le gomme forate ogni chilometro. Carreggiate ristrette per la chiusura di alcuni tratti con i birilli. E anche l’epifania elettorale di Astral si è chiusa con le urne. Sono giorni che i lavori di rifacimento del manto stradale sulla Pontina, svolti tra l’altro con l’inutile sistema della macchia di leopardo, si sono interrotti. L’euforia che aveva portato gli addetti di Astral ad intervenire sull’unica strada di collegamento tra Roma e Latina si è spenta con la campagna elettorale”. Giuseppe Simeone riconfermato all’opposizione di Zingaretti non perde tempo.
“Il neo confermato presidente Zingaretti – attacca l’esponente di Forza Italia – dice che ora si ‘deve viaggiare veloce’. Che la settimana prossima si riunisce la task force sulle infrastrutture. Qui non solo grazie a Zingaretti non si va veloce ma è stato negato anche il diritto a viaggiare su una strada degna di essere chiamata tale. Intanto i pendolari sono costretti a destreggiarsi con code chilometriche per arrivare a Roma. Un viaggio di 70 chilometri è diventato non solo il viaggio della speranza ma quella della salvezza. E’ assurdo che le persone, lavoratori e studenti, per recarsi a Roma debbano rischiare la propria vita. Ieri sera con la pioggia battente la visibilità era ridotta a zero. C’erano intorno alle 20:30 ben quattro incidenti solo nel tratto Roma – Pomezia. Le auto ferme a sostituire gli pneumatici erano numerosissime in entrambi i sensi di marcia. Alcune persone avevano lasciato l’auto in panne e si erano avventurati a piedi sulla strada più pericolosa d’Italia. La sicurezza è diventata una chimera. Gli automobilisti per evitare le buche a volte sono costretti a manovre pericolose con i risultati che leggiamo sulle cronache quotidiane. All’altezza di Aprilia la Pontina è bloccata da oltre dieci giorni. L’unica alternativa, è la Pontina vecchia, dove serve un kajak e non una macchina per transitare. I segnali di cui il confermato Zingaretti parla dovevano essere già arrivati. E’ inaccettabile che l’inerzia e la totale mancanza di manutenzione della Pontina, come della Flacca, della monti Lepini, e dell’Ausonia, siano rimasti al palo per anni. Oggi in questa situazione viene costantemente messa a rischio la vita delle persone. I rallentamenti causano ritardi che pesano sulle imprese. E non esiste un solo atto di programmazione degli interventi da effettuare. Zingaretti ha sulla coscienza ogni disagio, ogni pericolo a cui i cittadini sono sottoposti ogni minuto percorrendo una strada obsoleta e inadeguata anche grazie al suo non contributo. Il primo atto che porteremo in consiglio regionale riguarderà la soluzione di questa vergognosa situazione”.
“Zingaretti è stato rieletto ora governi con la responsabilità che gli è mancata nei cinque anni precedenti. Da parte nostra troverà un’opposizione seria e determinata a risolvere i problemi. In attesa dell’insediamento del nuovo consiglio regionale propongo a Zingaretti un patto trasversale. Io porto il cemento e lui la pala e insieme chiudiamo le buche sulla Pontina. Continuare così non è più possibile”, conclude Simeone.