Rimasto solo in gara, il raggruppamento temporaneo d’imprese, formato da Cilia Italia srl, Cilia Tour spa e Sac Mobilità srl, ha ottenuto il massimo dei punteggi, 80 punti per l’offerta tecnico-organizzativa e 20 punti per l’offerta economica per un totale di 100 punti su 100, relativi alla gara di trasporto pubblico locale indetto dal Comune di Latina. La commissione presieduta da Giancarlo Paniccia ha escluso le altre tre offerte, presentate da Schiaffini Travel spa, Trotta Bus Service spa e Rossi Bus spa-Nuova Tesei Bus srl, per inadeguatezza delle offerte tecniche-organizzative rispetto ai requisiti minimi previsti.
Ora in base al Codice degli appalti gli atti verranno trasmessi al Responsabile unico del procedimento il quale dovrà attivare la proceduta di verifica per valutare se l’offerta della Rti rimasta in gara sia congrua . Si tratta di un adempimento di legge perché in presenza di una sola offerta valida la concorrente ha ottenuto il massimo dei punteggi. Il Rup dovrà quindi chiedere al raggruppamento temporaneo d’imprese rimasto in gara i giustificativi e valutarli per poi inviare apposita relazione alla commissione che dovrà stabilire se proporre l’aggiudicazione del servizio che vale 24.460.892,14 euro Iva compresa da organizzare in 1.682.000 chilometri annui su una superficie complessiva di 277,79 chilometri quadrati, per la durata di sei anni.
La gara per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico locale è arrivata dopo 14 proroghe, tre e mezza delle quali attribuibili all’amministrazione comunale in carica. Una brutta storia nel libro di Lbc, partita negli ultimissimi giorni della campagna elettorale e finita con un esposto alla Procura della Repubblica a firma dell’ex dirigente Aldo Doria, ma nel frattempo costellata dal ricorso al Tar presentato dall’attuale gestore del servizio, poi giudicato inammissibile, che purtroppo ha rallentato l’iter di gara. Si scopre oggi in verità che anche la Schiaffini Travel spa ha presentato un ricorso contro la gara del nuovo servizio di trasporto pubblico locale che sarà discusso domani per la sospensiva.
La Schiaffini Travel spa, la cui offerta è stata esclusa per inadeguatezza delle offerte tecniche-organizzative rispetto ai requisiti minimi previsti, detiene il 30% dell’Atral. L’Atral pur non avendo presentato la propria offerta per la gara, partecipandovi in modo indiretto attraverso la Schiaffini Travel spa, ne aveva chiesto l’annullamento restando con un pugno di mosche in mano. Ora il ricorso della controllante.