Nel corso del 2018 quarantamila tonnellate di rifiuti prodotti da Roma verranno trattati nell’impianto di Rida Ambiente di Aprilia. Fabio Altissimi sorride, Carmen Parcelli attacca.
“L’impianto si trova a venti minuti di distanza dalla Capitale e non richiede trasporti di otto ore come nel caso dell’Abruzzo o dell’Emilia Romagna”, afferma il titolare di Rida segnalando il flop della soluzione tritovagliatori. ““Fortunatamente –commenta Altissimi – se la Regione ha fatto orecchie da mercante i vertici di Ama no. Non era logico infatti spedire rifiuti fuori regione, con costi di trasporto anche triplicati, quando a poca distanza da Roma c’è un impianto ad alta tecnologia complessa tra i primi in Europa. Siamo felici di aver teso la mano a Roma e di aver ricevuto risposta, anche se rimane inspiegabile il comportamento della Regione che per settimane ha ignorato questa soluzione che oggi permette al Comune di Roma e ai cittadini romani di risparmiare 4 milioni di euro”.
“Siamo esperti del settore – continua l’amministratore unico di Rida Ambiente – e sappiamo che i tritovagliatori rappresentano una tecnologia antiquata che non tratta il rifiuto come richiesto dalla normativa europea. Ma certo non siamo noi a decidere della situazione. Possiamo solo ribadire che la Rida Ambiente ha la capacità, secondo autorizzazioni ricevute, di trattare ancor più rifiuti e che, come i recenti e numerosi controlli ricevuti hanno dimostrato, lo fa nel modo corretto abbattendo le emissioni ambientali e rispettando tutti gli altri limiti di legge. Quarantamila tonnellate all’anno rappresentano circa l’8-9% delle nostre capacità e quindi siamo pronti a contribuire ulteriormente al superamento della crisi romana”.
Altissimi tira dritto e torna sulla discarica della Paguro a La Cogna: “Naturalmente però deve essere la politica, che siano i 5 Stelle o che sia il Pd della Regione Lazio, a perseguire una soluzione efficace e conforme alla normativa. Purtroppo, invece, la nostra attività imprenditoriale rischia di essere frenata dalla burocrazia regionale, con la giunta Zingaretti che, da mesi e mesi, non indica un invaso dove poter conferire i nostri scarti di lavorazione con Rida Ambiente che è ormai l’unico impianto a non essere dotato di una discarica di servizio. Ci auguriamo che il contributo che forniremo alla Capitale e ai suoi abitanti spinga la Regione a prendere finalmente in considerazione le nostre esigenze (che sono poi le medesime dei cittadini che la giunta Zingaretti governa). Sarebbe un paradosso se invece questa nuova mano tesa a Roma si trasformasse solo nell’occasione per una ulteriore valanga di controlli straordinari come accaduto in passato”.
A fare da contraltare alla soddisfazione di Altissimi per l’arrivo di 40mila tonnellate di rifiuti dalla capitale è il consigliere comunale Carmen Porecelli di Primavera Apriliana: “La decisione di inviare 40mila tonnellate di rifiuti dal Comune di Roma ad Aprilia nello stabilimento della Rida Ambiente è una notizia che mi indigna ma non mi sorprende; forse solo gli ingenui potevano sperare che dopo il no momentaneo della Regione Lazio la nostra città potesse tirare un sospiro di sollievo sul tema ambientale, anzi sull’allarme ambientale perché di questo si tratta. Aprilia non rischia di diventare la pattumiera del Lazio, Aprilia si candida a diventarlo perché ha tutte le carte in regola per esserlo. Ricordo che la discarica di La Cogna avrebbe potuto essere utile in situazioni di emergenza. Come mai molti lo scoprono solo in campagna elettorale? Sono stata indagata dalla Procura della Repubblica per aver portato a conoscenza i legami tra Altissimi e Terra, oggi tutti si indignano”.
“Dire la nostra città ha già dato è una reazione pilatesca, che esonera la politica dalle sue responsabilità – scrive il consigliere – mentre la città continua a dare a causa degli errori commessi dall’attuale maggioranza politica che nel 2012, nel silenzio più assordante, ha conferito all’imprenditore di via Valcamonica una variante edilizia per espandere la sua attività, facendola diventare un polo di riferimento per lo smaltimento nella regione. Al grido di ‘ce lo chiede la Regione’, chissà poi perché lo chiede la Regione lo chiede sempre ad Aprilia, i nostri amministratori non si fanno mai trovare impreparati e poi ci stupiamo se è la città a farne le spese”.
“Dopo aver portato allo scoperto l’esistenza di un legame al di sopra di un rapporto di amicizia tra l’imprenditore della Rida Ambiente e il sindaco Terra, facendo pubblicare al primo cittadino l’estratto conto dal quale risultava il versamento da parte dell’imprenditore di diecimila euro avvenuto in campagna elettorale, ho messo nero su bianco nel consiglio comunale convocato per fare chiarezza di quei contributi tutti i trattamenti di favore concessi all’azienda, che non ha ottenuto permessi o concessioni violando la legge sia bene inteso, ma con una tempistica e una facilitazione che fa riflettere (vorrei ricordare i tempi per ottenere il certificato di destinazione urbanistica per poter realizzare la discarica a La Gogna, dodici giorni a fronte dei sei mesi di media che occorrono ad un normale cittadino). In quell’occasione descrissi molto bene le dichiarazioni del sindaco Terra e dell’attuale vicesindaco Gabriele quando nel novembre del 2012 fu concessa la variante a Rida: il sindaco annunciò che ci sarebbe stata un’emergenza rifiuti e che ‘ne avremo viste delle belle’, mentre secondo il vicesindaco contro l’ampliamento della Rida ‘ci si inalberava per nulla’. Eccoci alla resa dei conti: ne stiamo vedendo delle belle, nonostante ci inalberavamo per nulla! E lor signori vorrebbero candidarsi a gestire la città? Ma per favore. Questa classe politica, compresi coloro che hanno taciuto consentendo che accadesse tutto ciò, sono i soli ed unici responsabili”.