Quando un servizio pubblico risulta scadente dietro può nascondersi la corruzione. E’ quanto accaduto a Cisterna di Latina dove oggi sono stati arrestati assessori, consiglieri comunali, funzionari e imprenditori. Diciannove in tutto le misure di custodia cautelare emesse dal Gip Giuseppe Cario su richiesta del sostituto procuratore Cristina Pigozzi che da due anni coordinava le indagini dei carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia, oggi guidato dal tenente colonnello Riccardo Barbera. Il terremoto che ha investito il palazzo comunale di Cisterna ha scosso anche il municipio di Latina per l’arresto dell’assessore Gianfranco Buttarelli, finito ai domiciliari, fino a un anno e mezzo fa dirigente al Comune di Cisterna, la Provincia di Latina per il coinvolgimento di Amerigo Iacovacci, tecnico coordinatore Area Nord del settore viabilità della Provincia, finito in carcere, e il Comune di Anzio per le ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari notificata al dirigente Walter Dell’Accio e in carcere all’ex assessore Patrizio Placidi, già detenuto. Diciannove le ordinanze, eseguite 17 poiché due dei destinatari sono risultati irreperibili. Si tratta di due imprenditori operanti nel settore dei rifiuti.
I provvedimenti di custodia cautelare in carcere eseguiti sono a carico di: Filippo Frezza, consigliere comunale di Cisterna, Marco Muzzupappa, ex vice sindaco di Cisterna, l’imprenditore Andrea Caiazzo, l’ex assessore di Anzio Patrizio Placidi, Americo Iacovacci, tecnico della Provincia, gli imprenditori Rinaldo Donnini, Enrico Baccari e Stefano Ettorre, Danilo Martelli, assessore di Cisterna e Giovanni Giarola, consigliere di Cisterna.
I provvedimenti di custodia cautelare ai domiciliari eseguiti sono a carico di: Mauro Di Stefano, procuratore speciale di Cisterna Ambiente Spa in liquidazione, Walter Dell’Accio, dirigente del comune di Anzio, l’imprenditore Francesco Saverio Colucci, Gianfranco Buttarelli, dirigente del Comune di Cisterna in aspettativa da quando ha assunto l’incarico di assessore comunale di Latina – oggi dimessosi a seguito dell’arresto – Egidio Ambrosetti, ingegnere del Comune di Cisterna e l’assessore di Cisterna Pierluigi Ianiri.
Gli arrestati sono accusati a vario titolo dei reati di associazione per delinquere, corruzione, turbata libertà degli incanti, concussione e induzione indebita a dare o promettere utilità.
Nel corso delle perquisizioni effettuate in contemporanea all’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare i carabinieri del Norm di Aprilia, diretti dal capitano Vincenzo Ruio, hanno sequestrato in tre contesti distinti ingenti somme di denaro in contante, per un totale che supera i 400mila euro.
L’operazione di polizia giudiziaria odierna è stata denominata “Touch down”, una mossa che in termini sportivi segna un punto, e il punto nell’inchiesta è stata una mazzetta di 30mila euro che uno degli imprenditori coinvolti, un anno fa, avrebbe consegnato al consigliere Frezza per un appalto relativo al verde pubblico. Una mazzetta che in base alle indagini sarebbe stata diretta oltre che a Frezza a Muzzupappa.
Il sistema della corruzione a Cisterna avrebbe investito diversi ambiti dei servizi pubblici, dal rifacimento strade, alla refezione scolastica, dai rifiuti alla manutenzione del verde. Il valore del “premio” sarebbe stato recuperato dagli imprenditori attraverso forniture scadenti. Nel corso delle indagini nessun segnale avrebbe indotto i partecipanti a fare un passo indietro. Eclatante il caso di un intervento del Nas a carico della ditta che gestisce le mense scolastiche a cui sarebbe stato riaffidato il servizio. Tracce della corruzione sarebbero finite sotto il manto stradale dove lo spessore del catrame è apparso notevolmente ridotto rispetto al capitolato.
I dettagli dell’operazione sono stati resi noti oggi pomeriggio nel corso di una conferenza stampa tenuta dal colonnello Gabriele Vitagliano il quale, sollecitato dalle domande dei cronisti, ha precisato che Buttarelli risulta estraneo al reato di corruzione.
Le indagini hanno preso piede dall’assunzione di un personaggio legato alla Camorra, ma poi hanno preso un’altra direzione. Decine i singoli fatti risultati irregolari a danno della collettività. Un esempio? La manutenzione del verde pubblico “pilotata” costata al Comune e quindi ai cittadini 40mila euro. Lo stesso servizio è stato successivamente affidato per 12mila euro.