E’ stato affidato oggi il servizio balneare per la tutela della salute e dell’incolumità pubblica per gli utenti delle spiagge libere della Marina di Latina. Quest’anno tornerà a vegliare sui bagnanti la Blue Work Service srl che ha offerto il ribasso del 18, 21% sull’importo di 91,180,81 euro posto a base di gara. “Finalmente!”, potrebbe esclamare qualcuno. Se i chioschi e i lidi sono ancora in alto mare, l’utenza almeno potrà disporre di bagnini a cui affidarsi in caso di necessità. Ma sul servizio assegnato oggi, a conclusione della gara 161 per la stagione 2017, come da verbale pubblicato on-line sul sito del Comune (clicca qui) è già calata un’ombra. Di che si tratta?
Lo spiega Rita Schievano, attivista grillina, che proprio nei giorni scorsi – dopo il caso chioschi – aveva invitato il sindaco Damiano Coletta “in ragione di tanta decantata trasparenza e legalità” a recarsi in Questura anche per la mancata esecuzione dei lavori di messa in sicurezza delle passerelle assegnati nel 2015 e 2016 e ora prossimi ad un terzo affidamento sotto-soglia.
Schievano espone due situazioni che la spingono a sollevare dubbi, profondi dubbi, che tutto sommato forse vuole condividere proprio con il primo cittadino nella speranza che questa volta possa accendere quel faro tanto atteso dalla comunità.
“Lo scorso anno le postazioni di salvataggio sulla spiaggia libera risultavano spesso ‘scoperte’ e più volte, io stessa lo segnalavo con i miei post su Facebook, ma se ne ricorderanno sicuramente meglio due mamme che hanno visto intervenire i bagnini degli stabilimenti per il salvataggio delle loro figlie proprio perché il servizio non c’era, nonostante l’affidamento”. Il fatto che espone Schievano è riscontrabile anche da un articolo pubblicato sul Giornale di Latina, lo scorso anno ancora in edicola, che mette a disposizione.
“Di questo ne era a ovviamente a conoscenza – prosegue – il dottor Roberto Giudici (Servizio Politiche di Gestione e Assetto del Territorio, Patrimonio e Demanio), componente della commissione di gara 161. Eppure nonostante ciò, non solo lo scorso anno non si è provveduto ad una lettera di richiamo alla ditta o alla risoluzione del contratto vista la gravità, ma sembra che in pochi mesi tutto si sia dimenticato”.
Ma la seconda situazione che espone l’attivista cinque stelle assume contorni inquietanti. Schievano si dice interdetta e spiega: “L’ 8 maggio 2017 sono stata contattata dalla Società Nazionale Salvamento Latina su messanger di Facebook. Chi scriveva ha detto di chiamarsi Gianluca D.L. il quale alla mia domanda ‘Ma sei per caso la persona che ha vinto la gara del servizio bagnini dell’anno scorso?’, rispondeva ‘Sì e anche quest’anno’. Ovviamente conservo prova di quello che dico. Ecco credo che questo sia un fatto ben più grave, perché è lecito chiedersi come faceva la persona in questione ad essere così sicura di aver vinto?”.
“Qualcuno può pensare – entra nel dettaglio – che se le ditte che si sono presentate erano tre e la prima è stata esclusa subito e Terrepontine è stata esclusa il 2 maggio, la sola rimasta in gara era la Blue Work Service. Quindi l’affermazione del sedicente titolare poteva essere una logica deduzione. Ma la verifica sulla sua documentazione doveva ancora essere fatta, tant’è che è avvenuta solo il 18 maggio”. Dieci giorni dopo la rivelazione su messanger. “Come faceva ad averne tanta sicurezza?”, si interroga Schievano che aggiunge: “Ciò che da cittadina mi appare sempre più chiaro è che la Questura il nostro sindaco dovrebbe chiamarla per far chiarezza dapprima all’interno di alcuni uffici, e poi per carità anche fuori”. Da chiarire per l’attivista sarebbe anche l’esclusione di Terrepontine per offerta “anormalmente” bassa. Schievano rinnova l’invito al sindaco di segnalare in Questura il caso passerelle e ora anche l’assegnazione di oggi, visto che il servizio è stato affidato alla stessa ditta che in passato non ha certo brillato.