Nonostante l’indagine in corso e le gravi accuse ipotizzate dalla magistratura nei confronti del sindaco Antonio Terra, del legale romano Antonio Martini e dei due ex amministratori Rino Savini e Cataldo Cosentino, accusati di falso ideologico e truffa sulla rifusione delle spese legali sul caso delle assunzioni facili, l’amministrazione non pare intenzionata a revocare gli incarichi all’avvocato del sindaco Terra. Un atto opportuno alla luce dell’indagine, ma sul quale la maggioranza sembra non aver preso una posizione. Intanto il consigliere di Primavera Apriliana porta alla luce nuovi dettagli relativi al caso della rifusione delle spese legali ma anche sui rapporti tra pubblica amministrazione e legale romano. “L’avvocato Martini- spiega Carmen Porcelli- ha dichiarato di aver rinunciato al compenso per la difesa del comune dinnanzi al Tar e al Consiglio di Stato sul ricorso della Andreani per la gara relativa all’esternalizzazione della riscossione coattiva. Dagli atti però emerge che in un primo momento, con la determina 115 del servizio contenzioso e avvocatura, si stabiliva un compenso per l’avvocato pari a 25mila euro per la difesa dinnanzi al Tar, mentre con la determina 114 per la difesa dinnanzi al Consiglio di Stato era stata preventivata una parcella di 16 mila 317 euro. Solo con la determina 20 del 15 marzo 2016 viene specificato che l’avvocato aveva deciso di rinunciare al compenso. In sostanza alla fine Martini avrebbe percepito solo 9 mila euro, soldi necessari per istruire la causa, ma la rinuncia al compenso arriva solo 3 mesi dopo l’affidamento. Per quale motivo? Forse dopo il mio esposto presentato alla fine del 2015 già la questura aveva iniziato a fare domande? Più che un sospetto, alla luce del quale ritengo non si possano continuare a prendere in giro i cittadini. Senza contare che in consiglio il sindaco ha ammesso candidamente che Martini era il suo legale di fiducia, quello che ha seguito anche l’impresa edile di cui il sindaco era socio. Intanto, dopo quanto detto in consiglio, gli incarichi ancora in corso non sono stati revocati”. Intanto dopo la richiesa al riesame presentata da Terra per il provvedimento di sequestro preventivo delle polizze a vita per un errore formale, gran parte delle somme sono state liberate, ma restano sotto sequestro 3mila 800 euro. Un provvedimento, quello assunto dopo la richiesta avanzata dagli avvocati del sindaco, che sembra non modificare affatto la gravità delle accuse. “Lasciando da parte l’entità delle somme rimborsate ai tte ex amministratori, emerge con chiarezza un fatto: mentre fino al 2013 Martini aveva presentato fatture per bassi importi, nel 2014 arrivano fatture più corpose e di conseguenza la richiesta di rimborso da parte degli ex amministratori: il 3 febbraio 2014 è datata la fattura per Rino Savini; il 22 luglio quella di Antonio Terra, per un importo di 14 mila 299 euro; il 1 dicembre quella di Cataldo Cosentino per 13 mila 369 euro. Questi atti mi sono stati forniti dall’ufficio avvocatura, ma non riportano alcun timbro del protocollo una stranezza, dalla quale è scaturita l’accusa di atto falso: in sostanza gli amministratori hanno chiesto la rifusione delle spese legali all’ente ma senza pagare prima l’avvocato Martini. Il sequestro è avvenuto per questo e a questo punto conta poco l’entità della somma sequestrata. Qualcuno insomma ha chiesto soldi al Comune asserendo di aver già pagato l’avvocato quando non era vero. Senza contare che, come già denunciato per la Multiservizi, i soldi del DL 35 che dovevano servire per pagare i debiti fuori bilancio cumulati fino al 31 dicembre 2013 sono stati usati anche per pagare somme che dovevano rientrare nel bilancio corrente o comunque relative ad anni successivi come appunto le parcelle di Martini. Strano che le richieste di pagamento siano giunte 2 anni dopo la sentenza della Corte dei conti e poco dopo l’arrivo del finanziamento previsto dal DL 35”. Insomma le somme sotto sequestro sono ridotte, ma le accuse restano in piedi in tutta la loro gravità e quegli incarichi a Martini, a dispetto delle perplessità espresse anche in seno alla maggioranza per ora restano in piedi. “A questo punto- commenta Carmen Porcelli- mi aspetto che al sindaco non venga più accordata la fiducia da parte dei consiglieri di maggioranza. Qualora così non fosse, vorrebbe dire che la coalizione civica resta unita solo per riscuotere le cambiali elettorali e poi pensare di prendere strade diverse: non a caso è la lista Forum per Aprilia ultimamente a uscire da sola con dei comunicati stampa. In ogni caso mi chiedo con che coraggio chi ha fatto parte di questa coalizione senza mai chiedere chiarezza a fronte di accuse tanto gravi potrà chiedere il voto ai cittadini”.