Rosa Iovinella non si tocca. Il segretario generale del Comune di Latina manterrà il ruolo di direttore generale e di responsabile dell’anticorruzione. L’amministrazione guidata dal sindaco Damiano Coletta non farà alcun passo indietro perché ritiene che non vi sia incompatibilità tra la funzione di responsabile della prevenzione della corruzione e quella della direzione generale dell’ente. Il vice sindaco Paola Briganti oggi è tornata in commissione Trasparenza e Legalità per ribadire il concetto già espresso il 29 settembre scorso quando era stato sollevato il caso: l’attuale normativa non indica conflitto tra i due ruoli (concetto sostenuto anche dall’assessore Antonio Costanzo il 2 ottobre). Repetita iuvant, per il vice sindaco di Latina, anche difronte al recente parere del Consiglio di Stato che a chiare note ha affermato che il direttore generale, figura eventuale, non può cumulare funzioni di coordinamento ed operative con quelle di garanzia della legalità dell’azione amministrativa. L’assessore Briganti ha riferito, nella seduta odierna della commissione presieduta da Nicoletta Zuliani del Pd, che il parere del Consiglio di Stato è relativo al regolamento attuativo del decreto Madia, regolamento che sarebbe ancora in fase di valutazione da parte delle competenti commissioni parlamentari, quindi non ancora in vigore. “Quando lo sarà – ha detto – ne riparleremo. Per ora la nomina di Iovinella a responsabile dell’anticorruzione è del tutto legittima”. Il consigliere Raimondo Tiero ha fatto notare che “stranamente” l’amministrazione targata Latina Bene Comune non abbia voluto sottoporre un quesito all’Anac, su questo specifico argomento: “Sembra che si si appelli all’Anac solo quando faccia comodo”, ha commentato a margine l’esponente di Cuori Italiani.