Si è presentato spontaneamente in Procura, a Latina, il presunto autore del duplice tentato omicidio del 6 marzo scorso sul lungomare di San Felice Circeo. Alessandro Zof, nato a Latina nell’84, è accusato di aver tentato di uccidere Alessio De Cupis e Roberto Guizzon, in Viale Europa, nei pressi dell’American Bar .
Zof, che è accusato anche di ricettazione e porto abusivo di arma da fuoco e spari in luogo pubblico, subito dopo la sparatoria si era reso irreperibile ma oggi pomeriggio, accompagnato dai suoi legali, si è presentato spontaneamente in Procura, dove gli è stato notificato il provvedimento di fermo.
Il 32enne di Latina, subito dopo il fatto delittuoso, si sarebbe allontanato dalla zona. La sua presenza sarebbe stata accertata nei pressi della zona ferroviaria di Napoli nella giornata di domenica 6 marzo. Contro di lui rispetto all’accusa formulata dal pubblico ministero Gregorio Capasso ci sarebbero alcune testimonianze e le immagini riprese dal sistema di sorveglianza dell’American Bar il cui esame ha consentito alla Polizia di individuarlo quale autore degli spari. Ascoltato dagli inquirenti, subito dopo essersi presentato spontaneamente in Procura, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Le indagini sul caso continuano per delineare il contorno in cui è avvenuta la sparatoria al Circeo. Al momento la certezza degli inquirenti è che tra Zof e le persone ferite, zio e nipote, sia avvenuta una lite all’interno del locale per futili motivi, forse una spallate o una parola fuori misura. Il tutto gestito negli eccessi della movida. “Un innesco”, ha precisato il dirigente della Squadra Mobile Antonio Galante, poi esploso all’esterno. Grazie al lavoro svolto dal personale del Commissariato di Terracina, diretto dal vice questore aggiunto Bernardino Ponzo, e dai colleghi della Mobile, si è giunti ad un fermo di indiziato. Ma in questa storia c’è molto altro da capire, anche in ordine ad eventuali altri coinvolgimenti.