Dopo aver diretto Captain America: The Winter Soldier, i fratelli Russo tornano alla regia anche di questo terzo capitolo della serie, con un cast all star che va da Chris Evans a Robert Downey Jr, da Scarlett Johansson a Jeremy Renner, regalando nuovamente una grande opera di intrattenimento e mantenendo quel carattere politico che ha distinto i film di Captain America dagli altri targati Marvel.
Successivamente ai fatti avvenuti nei primi due Avengers, e alle numerose vittime civili che ne sono conseguite, le maggiori potenze mondiali decidono di imporre un controllo al gruppo degli Avengers. Tra di loro naturalmente nasce il malcontento e si dividono in due fazioni, tra chi è favorevole a questo controllo e chi invece no, capitanate da Iron Man (Robert Downey Jr.) e Captain America (Chris Evans), che danno così inizio ad una feroce lotta interna.
Mantenendo un ritmo elevato nel pieno stile dei film Marvel, i fratelli Russo realizzano un’opera dal grande gusto per l’azione, con lunghe sequenze costruite con inquadrature dinamiche ed un montaggio serrato, trasportando sin da subito lo spettatore nel vivo di una narrazione ad alta tensione. Alle suddette sequenze vengono alternati momenti maggiormente riflessivi, che distinguono i film di questo supereroe dagli altri, presentando l’argomentazione di interessanti e attuali temi etici, ma che qui a volte diventano eccessivamente prolissi appesantendo a tratti la narrazione, in grado tuttavia di portare avanti lo sviluppo dei vari personaggi presenti. La carne al fuoco è infatti tanta, con un così grande numero di personaggi da gestire e presentare per la prima volta, a cui però ad ognuno viene donato il suo momento, senza tralasciare nessuno. In particolare i due protagonisti vengono costruiti e portati avanti coerentemente sulla base degli eventi accaduti e in previsione di quelli che dovranno accadere. A questo proposito una buona sceneggiatura e una buona regia costruiscono un prodotto notevole che ci introduce nella fase tre della Marvel. Alternando diligentemente toni humour e toni drammatici, lo spettatore è trasportato inesorabilmente verso il crepuscolo di un’alleanza che trova l’apice nello scontro finale, dalla messa in scena accattivante, dove sono messi in campo sentimenti e paure che rendono umani ai nostri occhi supereroi che troppo spesso dimenticano di esserlo. Il confronto con il recente Batman V Superman viene spontaneo, e seppur molto criticato quest’ultimo mantiene un suo fascino dark che manca ai film Marvel, dove però viene prediletta una chiarezza narrativa in grado di attrarre un più vasto pubblico. Opere stilisticamente differenti ma dalle tematiche simili, sulle quali tuttavia prevarrà il gusto soggettivo. Di questo Civil War, che in ogni caso resta un buon prodotto di intrattenimento per tutta la sua durata, si notano comunque alcune ripetizioni ormai canoniche nel genere, che inevitabilmente fanno diventare scontate alcune cose agli occhi dello spettatore, come la prevedibile evoluzione della narrazione o alcuni scambi di battute.
Civil War mette in campo dei temi forti come l’etica e la vendetta, incorniciandoli con la riflessione sulla fedeltà agli affetti e ai doveri di ciascuno. Il carattere politico di questo, come dei precedenti due film, dà vita a sapienti momenti alternativi alle sequenze d’azione, portando a riflettere su concetti labili e mai troppo spesso definiti come il confine tra bene e male. Un’opera che si presenta dunque come un prodotto godibile che non lascerà delusi, e farà accrescere la voglia di seguire gli sviluppi successivi di questi supereroi ormai a noi così familiari.
Captain America: Civil War è in sala dal 4 maggio, nei cinema di Latina (Supercinema, Corso Multisala, Oxer), Fondi (Super Cinema Castello), Terracina (Rio Multisala), Formia (Del Mare Multisala) e Gaeta (Cinema Teatro Ariston).