Latina invasa da erbe infestanti, giardini e parchi pubblici invivibili da settimane. La manutenzione del verde affidata alle associazioni non ha ancora dato alcun risultato e infuria la polemica. Al malcontento manifestato dagli utenti si aggiunge la pesante critica mossa dal Partito comunista all’amministrazione comunale guidata da Damiano Coletta, “un uomo per tutte le stagioni”.
“Sulla manutenzione del verde – recita una nota stampa – la giunta Coletta, la giunta della legalità, non rispetta quanto previsto dalla legge. Con l’affidamento del taglio dell’erba ad associazioni di volontariato (in questo caso protezione civile) il Comune di Latina disattende quanto previsto dalla legge 154 del 28 luglio 2016 che all’articolo 12 cita “Esercizio dell’attività di manutenzione del verde
- L’attività di costruzione, sistemazione e manutenzione del verde pubblico o privato affidata a terzi può essere esercitata:
- dagli iscritti al registro ufficiale dei produttori, di cui all’articolo 20, comma 1, lettere a) e c), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214;
- da imprese agricole, artigiane industriali o in forma cooperativa, iscritte al registro delle imprese, che abbiano conseguito un attestato di idoneità che accerti il possesso di adeguate competenze.
Sulla legge non si fa alcun riferimento ad associazioni di volontariato o protezione civile: la manutenzione del verde la deve fare il professionista del verde, come dovrebbe essere per qualsiasi altro lavoro escluso, a quanto pare, il politico e l’amministratore pubblico”.
Il Partito comunista, “dopo la discutibile scelta di utilizzare gli studenti dell’alternanza scuola-lavoro Coletta, in palese ritardo con la gara d’appalto, per risparmiare soldi e una figura meschina, fa una scelta ancora più discutibile che va a penalizzare tra le altre cose i lavoratori del settore”. “Insomma – si legge nel comunicato stampa – la legalità, la buona amministrazione per la giunta targata Latina Bene Comune sono optional gestibili a proprio piacimento e funzionali al patto di stabilità interno imposto dalle politiche di austerità europee. Inoltre il Comune ha stanziato 11.500 euro di rimborso per le spese sostenute dalle varie associazioni. 11.500 euro di carburanti e filo per il decespugliatore? Se così fosse sarebbe sicuramente eccessivo il rimborso previsto, se invece questi soldi servissero a ‘retribuire’ in qualche modo i volontari (che in questo caso non sarebbero più volontari) sarebbe mero sfruttamento e tra l’altro verrebbero disattese tutte le normative sul lavoro. Coletta sta con la legalità ma non rispetta quanto previsto dalla 154 del 28/7/16; sta con l’Anpi il 25 Aprile ma dà la piazza per Meloni e Salvini il 1° maggio; sta con il bene comune ma applica le politiche di austerità europee: insomma un uomo per tutte le stagioni”.