“Non temere, perché io sono con te”. Il messaggio di Papa Francesco per la 51° Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali ha guidato oggi l’incontro del Vescovo di Latina, monsignor Mariano Crociata, con i cronisti pontini.
Nel tradizionale appuntamento annuale che la Diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno dedica ai giornalisti, hanno preso parte questa volta anche il segretario dell’Associazione Stampa Romana Lazzaro Pappagallo e Paola Spadari, presidente del Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio. Nella sala riunioni della Curia, davanti a un dipinto ispirato all’Ultima Cena di Leonardo, monsignor Crociata ha tirato le somme dei suoi tre anni nella Diocesi pontina: “Si comincia a crescere – ha detto il Vescovo – grazie ad un rapporto intenso e costante con i sacerdoti e i fedeli”. Crociata ha ricordato le iniziative sociali, non ultime l’apertura di un presidio medico nei pressi della mensa della Caritas, dove si preparano e servono 150 pasti tutti i giorni, e di una casa di accoglienza, in accordo con la Prefettura, per donne nigeriane. Un mondo di solidarietà che si muove con la forza instancabile del volontariato, soprattutto nell’anno della Misericordia: “Non temere, perché io sono con te”.
Le parole del Papa danno il “la” al motivo dell’incontro, calendarizzato in prossimità della festa dedicata a San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. Il Vescovo, in un ampio discorso pertinente ai fatti di cronaca degli ultimi tempi relativi al territorio pontino, primi fra tutti gli arresti “eclatanti”, ha voluto sottolineare l’importanza della stampa nel rapportarsi con i cittadini perché non perdano la forza civica di cambiare le cose. Dunque l’invito ai giornalisti a comunicare speranza e fiducia. Monsignor Crociata ha spiegato che le notizie non vanno edulcorate, ma al contempo va lasciata aperta la porta della speranza perché ciascuno possa ritrovare la fiducia, anche in se stesso, per andare avanti cercando il meglio e combattendo contro tutto ciò che ammorba e corrompe il tessuto sociale: “Comunicare speranza e fiducia, per costruire una convivenza migliore”.
L’incontro tra i giornalisti e il Vescovo è proseguito sui temi specifici della categoria, a cominciare dal precariato. Una nota dolente per la provincia di Latina che ha visto chiudere non poche testate giornalistiche. L’ultima in ordine di tempo quella de “Il Giovane di Latina” che – come più volte denunciato dal sindacato – “ha violato costantemente le regole dando vita ad una sorta di caporalato giornalistico”. Il segretario Pappagallo si è quindi rivolto al Vescovo affinché possa intercettare un’imprenditoria sana che sappia costruire, in un contesto di legalità, iniziative volte a ristabilire equilibrio in una professione che, contrariamente a quanto si pensi, in moltissimi casi è alla soglia di povertà. “Non dispongo di ‘candidati speciali’ – ha risposto monsignor Crociata -, ma posso garantire una mia riflessione su questa tematica”. Il presidente dell’Ordine regionale ha voluto porre l’attenzione sulla tutela da garantire ai giornalisti, possibile per gli organismi di categoria solo se in una condizione regolare di esercizio della professione: “Nel Lazio – ha detto il presidente Spadari – sono 90 i giornalisti che hanno subito minacce, un terzo del totale in Italia. E’ un dato che ci preoccupa”. Il presidente ha quindi sottolineato che in caso di “abusivismo” l’Ordine non può neanche costituirsi parte civile, al pari del sindacato che non può chiedere ammortizzatori sociali in caso di giornalisti non contrattualizzati.
In un clima di serenità e condivisione, l’ospitalità di monsignor Crociata nella sede della Curia ha concesso ai giornalisti quale digressione.
Don Gianni Checchinato e don Felice Accrocca sono i due parroci di Latina nominati Vescovi a distanza di pochi mesi: una rarità per una Chiesa in crisi di vocazioni. La bella notizia – certamente non nuova alla cronaca pontina visto che per entrambe le investiture la stampa ha dato risalto – è stata riproposta oggi dai giornalisti… al Vescovo per capire le ragioni di questa eccezionalità. Monsignor Crociata ha ricondotto il merito alle singole personalità, certo, ma anche ad una comunità in continua crescita non soltanto numerica. Latina e la sua provincia cresce nella misura in cui trova una risposta nella fede.
E ancora. Il Papa, che chiede ai giornalisti di comunicare speranza e fiducia, ha ricordato nell’anno della Misericordia Santa Maria Goretti. Al Vescovo, portatore del messaggio di Francesco, è stato chiesto se il Santo Padre farà visita alla Casa del Martirio de Le Ferriere. Al momento non è in programma, ha chiarito il Vescovo che ha tuttavia aggiunto di aver contattato un comitato del posto per essere informato qualora si creassero le premesse per una visita.
Nella speranza di incontrare Francesco in terra pontina, l’incontro del Vescovo, a cui i giornalisti hanno riposto fiducia per questa missione, si è concluso con un momento conviviale nella sala da pranzo della Curia.