Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Mauro Ferrazzano e Nicola Volpe, in carcere a Latina da lunedì a seguito dell’operazione Tiberio. I due indagati, accusati di corruzione, turbata libertà degli incanti con l’aggravante di associazione a delinquere, davanti al Gip Giuseppe Cario per l’interrogatorio di garanzia hanno scelto di non parlare. “Una decisione più nostra che del nostro assistito – ha spiegato l’avvocato Luigi Di Mambro, difensore insieme a Renato Archidiacono dell’imprenditore nettunense Ferrazano – visto che siamo stati nominati ieri pomeriggio, motivo per cui non abbiamo avuto modo di approfondire il contenuto dell’ordinanza”. La difesa di Volpe, consigliere comunale di Prossedi e imprenditore edile, è affidata all’avvocato Gaetano Marino.
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