Con una nota congiunta, i tre consiglieri comunali del Pd di Latina, il capogruppo Enrico Forte, Massimiliano Carnevale e Nicoletta Zuliani spiegano le ragioni per cui oggi hanno deciso di abbandonare l’aula.
“Il ruolo dell’opposizione e dell’aula comunale sviliti, una giunta scollegata dalla presidenza del consiglio, istituzioni messe in difficoltà dall’assenza di trasparenza nei percorsi e condivisione nelle decisioni: lo svolgimento del Consiglio comunale odierno denota, dopo cento giorni dall’insediamento della nuova maggioranza, la grande approssimazione nell’intavolare un dibattito serio per le scelte cardine della città. Il Pd – si legge nella nota – ha deciso di abbandonare l’aula per stigmatizzare comportamenti, del tutto irrituali, durante il dibattito che aveva al centro la delibera sulla destagionalizzazione delle strutture balneari al lido di Latina. L’assessore Costanti ha annunciato che martedì sera era arrivato un parere dell’avvocatura comunale sul testo da discutere, facendo continui rilievi punto per punto. Una notizia divulgata in aula ormai a Consiglio avviato, quando sarebbe stato più utile e corretto avvisare prima i consiglieri comunali del nuovo documento, per trovare una sede e tempi di dibattito adeguati al tema ed all’importanza delle delibera medesima. Invece no, abbiamo da un lato dovuto subire il nuovo elemento di discussione senza conoscerne il contenuto, senza sapere chi l’avesse richiesto, oltre ad assistere all’atteggiamento anch’esso poco corretto da parte del presidente del consiglio comunale, che ha chiesto una riunione capigruppo per rimediare alla mancata comunicazione. Atteggiamenti che ci convincono poco: qui non si tratta di improvvisare, crediamo di trovarci di fronte ad una palese violazione dei diritti della minoranza, le cui proposte rappresentano l’unico vero elemento propositivo di questo avvio di legislatura. Le procedure e le regole che ordinano la vita e i rapporti istituzionali sono la base su cui costruire relazioni leali, dialettiche ma sempre all’interno di una cornice che è la sola a garantire e salvaguardare la democrazia”.