Il bando europeo per la nuova gestione del servizio rifiuti urbani di Latina sarà sospeso entro la prossima settimana. L’assessore Roberto Lessio conferma la volontà della giunta Coletta di gestire in house l’igiene urbana del capoluogo pontino. Il motivo del cambio di rotta, tracciata dall’amministrazione commissariale dell’ente che nei mesi scorsi aveva pubblicato gli atti per l’indizione della gara da 120 milioni di euro ad evidenza europea per il dopo Latina Ambiente, è ormai noto: il bando, secondo l’assessore, non assicura il raggiungimento dell’obiettivo del 65% di differenziata. Il dettaglio sulle eccezioni al bando e sulla convenienza a procedere in house era stato fornito da Lessio nel corso della commissione Ambiente che si è tenuta il 27 luglio scorso.
La novità di oggi è che la richiesta di sospensione da parte di soggetti esterni al Comune si sta allargando. Fino a due giorni fa l’istanza era stata presentata solo da una ditta che aveva evidenziato alcune criticità, mentre un altro soggetto economico locale si era rivolto all’Anac per avere un parere sulla legittimità dei criteri di partecipazione alla gara, considerati dallo stesso troppo restrittivi. Nelle ultime 48 ore il Comune ha ricevuto altre due richieste formali per fermare il bando, i cui termini scadono il 4 agosto. L’istanza è arrivata da un secondo operatore del settore e da Unindustria. L’unione degli industriali boccia il bando poiché ritenuto lesivo in termini di concorrenza e chiede al Comune di sospenderlo senza mezzi termini. Stando alle dichiarazioni dell’assessore Lessio in commissione Ambiente la volontà dell’amministrazione Coletta a sospendere il bando è del tutto autonoma rispetto al parere dei privati, ma certo le istanze ricevute costituiscono un appoggio. Appoggio che per chi ha sollevato eccezioni è diventato un boomerang. Chi ha chiesto al Comune di fermare il bando sperava in una rettifica che invece non avrà luogo dal momento che la linea della giunta, che per altro sembra soddisfare il personale della Latina Ambiente, è quella di procedere alla gestione in house.
Restando sul fronte dei rifiuti, il vertice di oggi tra i rappresentanti della giunta regionale e gli assessori del Comune di Latina è servito anche a fare il punto sulla discarica di Borgo Montello, gestita da Ecoambiente. Il ballo c’è il progetto di ampliamento del sito, spada di Damocle che pende sulla giunta Coletta. Presente all’incontro Flaminia Tosini, dirigente della Regione Lazio che nelle scorse settimane aveva parlato dello stesso argomento nel corso dell’audizione in Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati. Il Comune di Latina rispetto ai fatti di Ecoambiente è doppiamente coinvolto, sia per competenza territoriale sia in quanto ente controllore attraverso la partecipazione alla Latina Ambiente. Eppure, ha lamentato nuovamente l’assessore Lessio, la società che gestisce la discarica ha intrapreso iniziative in sede di giustizia amministrativa senza mettere al corrente l’amministrazione comunale. “Sull’ampliamento della discarica – ha riferito Lessio –, la Regione oggi ci ha detto che il progetto non potrà essere realizzato fin quando non sarà stata completata la bonifica dell’attuale invaso, della messa in sicurezza del sito e del capping S0”. Una buona notizia? “Vigileremo sulla bonifica, anche la Provincia di Latina è particolarmente attenta. Speriamo soltanto – ha commentato l’assessore – di non trovarci davanti a qualche provvedimento dettato da urgenze che arrivano da fuori”.