Elmetto in testa e fucile in spalla caricato a pallettoni: Maria Finalba Alla e Salvatore Obermaier non ci stanno al commissariamento del centro sociale di Terracina “Gli anziani” e per questo hanno dato mandato all’avvocato Massimiliano Fornari di occuparsi dell’accesso agli atti e dell’impugnativa al Tar della delibera approvata nei giorni scorsi dal commissario straordinario del Comune.
Dignità e onorabilità lese
Rispettivamente presidente e membro del comitato di gestione del centro anziani commissariato, Alla e Obermaier hanno intrapreso tale iniziativa per la tutela della loro onorabilità e dignità, unitamente a quella de “Gli Anziani”, ritenute gravemente lese dalla delibera del commissario Ocello ed eventualmente anche dalla relazione dell’Azienda speciale da cui la stessa è scaturita.
Regolamento violato
Il ricorso al Tar sarebbe giustificato dalla presunta violazione dell’artico 18 del regolamento comunale dei centri sociali per anziani: un regolamento “completamente e ripetutamente disatteso da parte del commissario Ocello sin da quando questo nuovo gruppo dirigente- spiegano Alla e Obermaier – è stato eletto, infatti gli obblighi in capo alla Ocello ed alla ex Giunta di Procaccini, non sono mai stati rispettati”. Segue un elenco – redatto dagli stessi – sulle presunte violazioni: non si è mai provveduto a sostituire gli eletti dimissionari, infatti questi devono essere sostituiti dai primi dei non eletti con ratifica preventiva della Giunta Comunale; non è stato mai nominato dal parte dell’ Amministrazione Comunale il proprio rappresentante nel comitato di gestione; il centro è stato commissariato senza preventiva consultazione del collegio di garanzia e senza aver mai contestato alcunché al presidente.
La scusa della scuola
In quanto al contestato uso promiscuo del plesso scolastico dove è stato ubicato il centro sociale, per Alla e Obermaier si tratta di un elemento messo a corredo nella delibera del commissario per cercare giustificazioni: “Gli anziani non hanno occupato con la forza la scuola, ci sono andati dietro precise ordinanze sindacali. Quindi siamo stati obbligati ad andare dalla stessa pubblica amministrazione che oggi, non solo commissaria il centro ma lo chiude fino a quando non si troverà altra sede idonea che da anni stiamo aspettando e di cui tutti gli amministratori compresa la Ocello, la direttrice dell’Azienda Speciale Terracina, Carla Amici, e il consiglio di amministrazione della stessa Azienda Speciale si sono sempre disinteressati”.