La decisione della Corte d’Appello di Roma di respingere il ricorso presentato dal comune di Aprilia sul lodo arbitrale costringerà l’ente a pagare 15 milioni di euro. Soldi di cui l’ente di piazza Roma dovrà fare a meno per “colpa” della Giunta Meddi, che aveva instaurato una battaglia contro la mista, all’origine del lodo arbitrale. A parlare è l’ex sindaco Calogero Santangelo, che repklica alle accuse del sindaco in carica Antonio Terra, il quale dopo la sentenza negatiova per il comune aveva addossato la colpa agli “anni bui” dell’era Santangelo. “Il sindaco Antonio Terra- replica Santangelo, sindaco dal 2005 al 2009-stigmatizza in modo deciso gli “anni bui” della gestione Santangelo dimenticando, oppure omettendo di dire, che il lodo arbitrale è stato chiesto per il comportamento dell’amministrazione comunale guidata da Luigi Meddi che aveva ingaggiato una battaglia di carattere legale contro la società mista a prevalenza di capitale pubblico costituita con delibera del Consiglio Comunale al fine di gestire il settore tributario. Ed, inoltre, con varie atti aveva boicottato il lavoro di riscossione della società, titolare per legge dell’esclusiva sulla riscossione dei tributi, consentendo alla Banca Monte dei Paschi di Siena di continuare a riscuotere illegittimamente e di incassare direttamente i tributi dagli uffici del comune di Aprilia. Pertanto una parte consistente del lodo ha riconosciuto la legittimità della società ed imposto al Comune la restituzione delle somme illegittimamente incassate tanto dal Monte dei Paschi, quanto dagli stessi uffici comunali. Il lodo arbitrale ha riconosciuto anche un danno all’immagine della società provocato dal continuo boicottaggio messo in campo dagli amministratori comunali. Le cause promosse dall’amministrazione guidata dal sindaco Luigi Meddi, di cui Terra era uno degli assessori più influenti, hanno soltanto prodotto notevoli perdite per l’amministrazione per il pagamento di cospicue parcelle legali, in quanto i pronunciamenti della magistratura hanno riconosciuto la legittima degli atti di costituzione della società mista per la gestione dei tributi”. Oltre ad accusare l’attuale amministrazione, l’ex amministratore dell’Udc si difende dall’accusa di aver danneggiato ulteriormente l’ente applicando l’addendum rispetto al contratto stipulato con Aser nel 1999. Per tentare di difendere gli interessi della pubblica amministrazione- continua Calogero Santangelo- nell’autunno del 2007 ho dato l’incarico agli avvocati per inoltrare il ricorso alla Corte di Appello al fine di contrastare le richieste previste dal lodo arbitrale. E ad ottobre del 2008 sempre la giunta presieduta dal sindaco Calogero Santangelo ha disposto, con proprio atto deliberativo, di intraprendere le procedure per scindere il contratto per i mancati versamenti degli incassi tributari per oltre due mesi. La relazione previsionale e programmatica sul bilancio triennale 2009-2013 predisposta dal Commissario Prefettizio Prefetto dott. Cono G. Federico analizza la situazione e i rapporti esistenti tra la società Aser – Tributi Italia e il Comune di Aprilia riconferma “il mandato dato dalla precedente amministrazione all’avvocato Ruffolo con studio in Roma per ricorrere in appello contro la decisione del Collegio arbitrale”. E poi afferma “ Il mancato riversamento degli incassi rappresenta una delle principali cause della cronica situazione di anticipazione di cassa in cui versa il comune di Aprilia. Per tale motivo, oltre a provvedere a mettere in mora la società e il socio privato, si è avviata una “due diligence” tra comune e società A.Ser e socio privato in modo da definire le rispettive posizioni creditorie e debitorie. Infatti nella riunione tenutasi negli uffici comunali in data 15 maggio 2009 tra i dirigenti della società A.Ser , il socio privato e i dirigenti comunali si è pervenuti alla conclusione che “a far data dell’anno 2006 l’ammontare complessivo della somma non versata da A.Ser al comune era di €. 14.670.981,06. Cifra ben lontano dagli 84 milioni della perizia del dottor Daniele Giuncato, incaricato dalla giunta guidata da Domenico D’Alessio, che sono diventati oggetto di esposto alla Corte dei Conti”. Durissimo l’affondo dell’ex sindaco contro l’attuale amministrazione sulle somme eccessive sborsate per le spese legali. “Occorre rilevare che le esternazione del sindaco Antonio Terra sono prive di chiarezza e trasparenza e tendono a creare confusione nell’opinione pubblica rimestando la solita minestra ormai stantia ed inacidita che ha consentito a questo gruppo di potere di insediarsi alla direzione dell’Ente Locale per 12 anni negli ultimi 16. E purtroppo continuano ad agitare argomenti in modo demagogico e strumentale finalizzati a disinformare l’opinione pubblica. Questi personaggi, con una faccia di bronzo, continuano ad addossare le colpe della situazione drammatica in cui versano le finanze del Comune di Aprilia alle amministrazioni precedenti, e non si accorgono che gli altri di cui continuano a parlare sono sempre loro stessi.Il sindaco di Aprilia Antonio Terra dovrebbe rendere conto ai cittadini delle consistenti parcelle pagate ai legali per cause inutili, che sono più funzionali ai loro interessi politici che a quelli della Pubblica Amministrazione. E dovrebbe chiarire ai cittadini i motivi per cui dopo aver assunto la gestione dei tributi in proprio e costituito un elefantiaco apparato e costretto ad affidare all’esterno la riscossione con spese ed aggi superiori a quelli percepiti anni fa dalla società mista a prevalenza di capitale pubblico A.Ser. Il pubblico amministratore nell’esercizio delle sue funzioni dovrebbe sempre agire con trasparenza, competenza ed onestà tanto morale che intellettuale”.