Nel programma di governo “Terracina 2026” del candidato sindaco Alessandro Di Tommaso c’è un articolato paragrafo dedicato al turismo per “un’offerta soddisfacente con una rete di servizi da realizzare lungo tutta la filiera del settore nel quale convergono il pubblico e il privato”. La proposta dell’esponete del Pd si basa su un piano di sviluppo che tenga conto simultaneamente di cultura, ambiente, sport, ricettività, trasporti e commercio.
Una direzione per gli investimenti
“Terracina, in questo momento – spiega -, ha bisogno di riscrivere l’accoglienza e di tirare a lucido le sue bellezze. Nella redazione del mio progetto ho tenuto conto degli imprenditori del settore ai quali va fornita quella fiducia necessaria per investire in una direzione piuttosto che in un’altra, o su più fronti sfruttando le potenzialità di un’offerta differenziata”.
La lettura di dadi e indicatori
L’amministrazione comunale che Di Tommaso propone alla città ha il ruolo di coordinare le informazioni “favorendone lo scambio, senza sostituirsi a quanto svolgono gli altri soggetti, privati e associazioni che operano nel settore turistico, allo scopo di promuovere il territorio e al contempo studiarne le potenzialità”. Nel progetto del candidato sindaco, il Comune “mette a sistema la raccolta di dati relativi agli utilizzatori del trasporto pubblico e dei parcheggi a pagamento, al conferimento dei rifiuti, al numero degli ingressi al Tempio di Giove o al museo, ai pernottamenti e soggiorni presso le strutture dell’ospitalità, etc. al fine di analizzarli nel loro insieme per prendere decisioni e monitorarne i risultati. Il questo ambito ha la sua rilevanza considerare indicatori sulla sostenibilità ambientale, sulla qualità dei servizi e più in generale sulla qualità della vita e sulla criminalità”. “L’obiettivo – precisa Di Tommaso – è quello di definire il brand di Terracina e il tipo di turismo a cui si può ambire per questa città. Il modello che propongo è utile agli operatori che attraverso i big data possono orientarsi sul mercato, adeguando le proprie strategie commerciali, offrire un miglior servizio o un miglior prodotto”.
Le diverse forme di turismo
Il progetto politico “Terracina 2026” prevede, inoltre, l’istituzione della commissione consiliare Cultura e Turismo e la promozione dei processi di destagionalizzazione attraverso diverse forme di turismo favorite dal clima mite e dalla compresenza di ambienti variegati, mare e collina. “Il mio programma prevede il turismo sociale – specifica il candidato sindaco -, rivolto ad anziani e disabili, con servizi creati ad hoc, spiagge attrezzate, strutture idonee per l’ospitalità; il turismo sportivo, con aree e impianti qualificati; il turismo religioso con la messa a sistema di tutto il patrimonio di chiese ed edifici di culto e la valorizzazione dell’opera del Braschi. Ecco come l’amministrazione – conclude Di Tommaso – deve svolgere il ruolo di facilitatore agevolando il più possibile le aziende del settore e creare occupazione”.